Serena Garitta: «Il mio uomo ideale? Gasperini»

La celebre showgirl confessa a Pianetagenoa1893.net la sua passione per il tecnico rossoblù che denomina il "Paul Newman" del calcio italiano. Non ha timori per la sconfitta col Chievo: non avrà  ripercussioni sulle ambizioni del Genoa


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Dal trionfo del “Grande Fratello” a Domenica 5 passando per la Rai e Sky. Dopo il trionfo nel 2004 nel reality show, Serena Garitta (32 anni) è volata sulle ali del successo in groppa al suo amato Grifone. E’ infatti tifosissima del Genoa e nonostante i suoi impegni televisivi cerca sempre di vedere le partite oppure di chiedere ad amici e colleghi cosa fanno gli eroi rossoblù. E’ una convintissima “Gasp-Girl”: «Tutta la vita Gasperini» è il suo motto. Racconta tutte le sue passioni in esclusiva per Pianetagenoa1893.net.

Ci può raccontare com’è stata “iniziata” al tifo genoano?

«Diciamo che tutto è iniziato per “eredità” paterna. Sono andata allo stadio sin da piccola assieme al mio papà: lo stadio per un ragazzino è pieno di ricordi piacevoli come i cori, le coreografie, le bandiere. Nell’adolescenza il mio tifo è diventato ancor più passionale poiché frequentavo un gruppo di coetanei invasati per il Genoa: andavamo spesso ad assistere gli allenamenti durante la settimana, chiedevamo spesso gli autografi».

Allora aveva un idolo in particolare?

«Ne avevo ben due: Aguilera e Ruotolo».

Ha un ricordo particolare della sua militanza al Ferraris?

«Ricordo che io e mio padre stavamo andando allo stadio in Vespa e avemmo un incidente stradale. Nulla di particolarmente grave per fortuna: papà era rimasto per sbrigare le formalità del caso mentre io scappai da sola al Tempio per assistere alla partita. Tuttora non me l’ha perdonata e me lo rinfaccia sempre. Fu la prima volta che andavo da sola a vedere il Genoa».

Veniamo a oggi: ha visto ieri la partita?

«Da alcuni anni lavoro di domenica e ho visto la partita in modo frazionato tra una pausa e l’altra delle prove di Domenica 5. Non sono un esperto e non voglio dare un giudizio da tecnico ma da tifosa. Secondo me c’è stato un certo calo fisico: ma la sconfitta contro il Chievo è dovuto al fatto che ci sono molti giocatori nuovi acquistati durante l’importante campagna estiva e bisogna trovare l’amalgama giusta. Comunque ci sono molti giovani interessanti come Destro che potranno essere l’arma in più della nostra squadra. C’è purtroppo una mossa di Gasperini che non ho capito».

Quale?

«Il cambio di Ranocchia con Kharja: secondo me ha nuociuto molto al gioco. Però il mister non si discute mai, per me è un’icona del Genoa».

Ritiene che questa sconfitta possa mutare le ambizioni del Genoa?

«Assolutamente no. E’ solo un incidente di percorso, non trovo nulla di preoccupante in questo scivolone casalingo: è un brutto episodio e nulla più. Il Chievo non è assolutamente una squadra scarsa: lo testimonia il fatto che è in testa alla classifica.

Proporrebbe qualche correttivo?

«No, secondo me la squadra deve avere, come si dice sempre nelle cronache sportive, i 90 minuti nelle gambe. E tra poco li avrà. Non dimentichiamoci che per 25 minuti ha giocato bene».

Cambiamo argomento: con quale giocatore uscirebbe a cena?

«Al contrario delle mie colleghe io andrei molto volentieri a mangiare una pizza assieme a mister Gasperini. E’ un uomo molto interessante con il suo capello brizzolato: sembra il Paul Newman del calcio italiano. Ha un carattere rassicurante con la sua pacatezza e la sua forza: non si perde mai d’animo».

Ma non c’è proprio un giocatore che le potrebbe interessare?

«Oddio Veloso non lo butterei via…Ma il fascino di Gasperini è un’altra cosa».

Potrebbe invitarlo magari a Domenica 5, se avesse una domenica libera…

«Mi farebbe molto piacere anche se la trasmissione è lunga: ma ne sarei molto lieta».

E’ fidanzata?

«Sì con un siciliano tifoso dell’Inter».

Ma come fa ad andare d’accordo?

«E’ una cosa terribile, ma spero di convertirlo. Quando avremo un figlio voglio che sia anche lui “iniziato” ai riti del “Luigi Ferraris”: dobbiamo andare tutti e tre allo stadio a tifare per il grande Genoa».

Marco Liguori

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