No all’abbandono del Ferraris

Pubblichiamo testualmente questo comunicato della Fondazione Genoa 1893 riguardante la possibilità di abbandono dello stadio “Luigi Ferraris”, il “tempio” dei genoani. Continua il dibattito sull’ipotesi di un nuovo stadio genovese, sulla quale è ben nota la posizione ripetutamente manifestata dalla Fondazione Genoa 1893.   Sorprende che, mentre sembra che la proposta della localizzazione che interferisce […]


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Pubblichiamo testualmente questo comunicato della Fondazione Genoa 1893 riguardante la possibilità di abbandono dello stadio “Luigi Ferraris”, il “tempio” dei genoani.

Continua il dibattito sull’ipotesi di un nuovo stadio genovese, sulla quale è ben nota la posizione ripetutamente manifestata dalla Fondazione Genoa 1893.

 

Sorprende che, mentre sembra che la proposta della localizzazione che interferisce con le aree aeroportuali sia destinata a cadere, quantomeno per ovvie ragioni di salvaguardia dello sviluppo aeroportuale, comincino a circolare nuove voci circa altre ipotesi che hanno un elemento comune: l’abbandono del Luigi Ferraris.

 

Sembra allora di assistere ad un vero e proprio partito preso contro l’attuale impianto e la sua sede storica, motivato su veri e propri pregiudizi.

 

La Fondazione Genoa 1893 intende farsi promotrice di un lavoro di studio e approfondimento tecnico, urbanistico, economico, volto alla individuazione di soluzioni che assicurino il mantenimento della localizzazione e delle caratteristiche attuali e, nel contempo, mediante una opportuna ristrutturazione nell’ambito di una risistemazione ottimale dell’intera zona, l’efficienza e l’economicità dell’impianto, così da consentire di verificare e sfatare i pregiudizi anti Ferraris che da più parti si vogliono accreditare.

Confidiamo che le Autorità competenti non si sottrarranno al confronto su di un tema che, oltre al futuro dell’attuale Stadio, così caro alla comunità genoana, coinvolge un problema di civiltà, insoluto e urgente: quello della realizzazione, in altra più idonea zona, di una casa circondariale adeguata al valore di umanità della pena e alle sue finalità di rieducazione, come impone la carta costituzionale.

 

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