Genoa, tutt’altro andamento dopo la salvezza con l’Hellas

La rincorsa salvezza, terminata contro la formazione scaligera, ha prosciugato ogni stilla di energia psicofisica del Grifone

Il Genoa (e Rossi) applauditi dalla Nord (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Indubbiamente c’è un Genoa pre e post Hellas Verona. Soprattutto nel rendimento. La squadra di Ballardini, dopo aver raggiunto la quota salvezza, non ha più fatto un punto. In campo le prestazioni ci sono state, talvolta meno. Ciò che ha distinto in positivo l’andamento rossoblù dell’ultimo periodo è la reazione: il Genoa ha giocato meglio le riprese rispetto ai primi tempi, evento certificato soprattutto a Bergamo e in casa contro la Fiorentina. Tuttavia, se il Grifo è un’altra squadra dopo l’intervallo significa che a essere deficitario è l’approccio alla partita.

Nel calcio moderno la cattiveria mentale è una componente imprescindibile per raggiungere i risultati. Essere costantemente stimolati a fare di più e meglio, a indirizzarsi verso nuovi obiettivi per scoprire forze latenti, sono elementi che rendono vincente uno spogliatoio. La rincorsa salvezza, terminata contro l’Hellas Verona, ha prosciugato ogni stilla di energia psicofisica del Genoa (dopotutto è notevole l’incremento degli infortuni muscolari nelle ultime settimane): del tutto normale quando un gruppo sano e recettivo rastrella la bellezza di trentacinque punti in ventidue partite, escluse le ultime tre sconfitte che rendono un pò «sciatto», per dirla alla Perinetti, l’epilogo di campionato.

La salvezza con cinque giornate d’anticipo, dopo il maremoto scatenatosi fino al 4 novembre, è un risultato indubbiamente positivo: però dalle ultime tre giornate era lecito aspettarsi qualcosa di più. Se la parte sinistra della classifica era alla portata ma il Torino si è dimostrato di un livello superiore, pure l’undicesimo posto è a rischio essendo del Sassuolo seppur con un minimo margine di vantaggio. Adesso basta avanzare richieste al Genoa: è il Genoa che deve dare qualcosina i genoani negli ultimi novanta minuti della stagione per tornare la squadra appassionante vista fino alla partita con l’Hellas Verona.

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