ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – ROBERTO BURLANDO: «Con il nostro progetto il Ferraris sarà  in terza categoria Uefa, vicino all’eccellenza»

Secondo l'architetto che ha predisposto lo studio di fattibilità  per conto della Fondazione Genoa1893, l'impianto sarà  incluso nella classe inferiore solo al top costituito dall'Elite: potrà  ospitare le gare delle coppe europee fino alle semifinal


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«Il nostro progetto di fattibilità, se dovesse andare in porto, farà sì che il Ferraris diventi uno stadio di 3a categoria Uefa». L’architetto Roberto Burlando ha spiegato in esclusiva a Pianetagenoa1893.net un aspetto fondamentale dello studio, presentato giovedì scorso, rivolto alla ristrutturazione dello stadio di Marassi svolto per conto della Fondazione Genoa1893. «Ciò consentirà di poter ospitare – prosegue Burlando – le gare di Champions League e di Europa League sino alle semifinali oltre quelle dei campionati Europei, nel caso in cui fossero assegnati all’Italia». I criteri per la classificazione degli stadi sono contenuti nel manuale “Uefa stadium infrastructure regulations” edito nel 2006 e tuttora vigente: esso suddivide in quattro categorie gli impianti delle federazioni affiliate. Il progetto della Fondazione per il “tempio”, come lo chiamano affettuosamente i tifosi genoani, avrà 33mila posti complessivi: quelli previsti con la copertura saranno però inferiori ai 22.500 contemplati (su 30mila totali) per la categoria Elite, il top della classificazione Uefa. «Soltanto in questo tipo di impianti possono essere disputate le finali» aggiunge l’architetto Burlando a Pianetagenoa1893.net. Bisogna fare però un distinguo tra le disposizioni del manuale e quelle contenute nelle licenze Uefa, che predispongono soltanto i criteri minimi (sia per gli impianti, sia per altre materie come ad esempio i parametri finanziari e organizzativi) indispensabili per la partecipazione alle coppe europee. Naturalmente se dovesse essere approvato, il progetto soddisferà appieno anche queste ultime.

Il Ferraris sarà dunque vicino all’eccellenza con la modica spesa di 50 milioni di euro. «Bisogna però specificare che è solo un progetto di fattibilità – afferma Burlando a Pianetagenoa1893.net – e che gli eventuali interventi particolareggiati dovranno essere praparati non appena ci sarà il via libera dalle autorità competenti». Riguardo alle critiche riguardanti il Ferraris troppo vicino a una serie di palazzi, la Fondazione ha dimostrato con una serie di foto sul suo sito che esistono in Europa e nel mondo stadi perfettamente funzionanti vicini ai quartieri residenziali.

Riguardo ai vincoli idrogeologici di cui parla il sindaco nella lettera al presidente della Fondazione, Andrea D’Angelo, non dovrebbero esserci particolari problemi. «Poiché la Fondazione non è proprietaria dell’area su cui sorge lo stadio – conclude Burlando – non abbiamo previsto la presentazione della richiesta ufficiale all’Autorità di bacino. Ora il Comune richiede quest’ulteriore passaggio e stiamo effettuando tutte le verifiche e i provvedimenti del caso».

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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