Il presente lavorativo non è più a Genova ma il cuore è rimasto lì, allo stadio “Luigi Ferraris”, davanti ad una gradinata che sa regalare emozioni uniche. In esclusiva per Pianetagenoa1893.net, Gaetano De Rosa, Antonio Manicone e Mario Bortolazzi, protagonisti di stagioni più o meno positive per il Vecchio Balordo, valutano il girone di Europa League e le prospettive dei ragazzi di Gasperini.
Come valuta il girone in cui è stato inserito il Genoa?
DE ROSA: «Le avversarie sono di grande valore, Valencia su tutte, ma credo che il Genoa, se continuerà ad esprimersi su questi livelli, abbia i mezzi per centrare la qualificazione».
MANICONE: «Il Genoa ha tutte le possibilità per passare il turno. E’ una squadra molto attrezzata e penso che possa proseguire il proprio cammino. L’unico aspetto da considerare è che, tra coppe e campionato, si perdono molte energie fisiche e mentali. Se la squadra riuscirà a mantenere un rendimento costante penso che non ci saranno problemi».
BORTOLAZZI: «Valencia e Slavia Praga sono le formazioni più temibili perché, al di là del loro valore, hanno grande esperienza a livello interazionale. Il girone è impegnativo, inutile nasconderlo, ma il Genoa potrebbe farcela».
La formula a gironi costituisce un vantaggio o uno svantaggio per il Genoa?
DE ROSA: «Credo che il Genoa, nei gironi, possa fornire un rendimento elevatoe dimostrare nei vari appuntamenti tutto il proprio valore».
MANICONE: «La fase a gironi costituisce sicuramente un vantaggio in quanto permette di fallire una partita senza compromettere la qualificazione».
BORTOLAZZI: «E’ una domanda difficile in quanto, quando giocavo io, tutto si decideva nell’arco dei centottanta minuti. Non ho esperienza, invece, per quanto riguarda i gironi».
Quanti passi falsi può concedersi il Genoa?
DE ROSA: «Dipende dai risultati che matureranno sugli altri campi. In un girone come questo è impossibile fare previsioni».
MANICONE: «Uno, non di più. Perdere una gara ci può anche stare ma se arriva la seconda sconfitta la qualificazione diventa a forte rischio».
BORTOLAZZI: «Il Genoa deve cercare di non perdere mai, di concedersi due o tre pareggi e di vincere le altre gare».
Quanto conta il fattore campo a livello internazionale?
DE ROSA: «L’importanza di giocare tra le mura amiche, con il passare degli anni, è un po’ scemata. Non esistono più quei templi in cui fare risultato era quasi impossibile a causa delle condizioni ambientali. Il Genoa, quindi, non dovrà avere il minimo timore quando andrà a fare visita a Valencia, Lille e Slavia Praga».
MANICONE: « Il Genoa in casa gioca molto bene ma anche in trasferta sa far male. Per questo motivo credo che i rossoblù, con le proprie armi, siano in grado di imporsi su qualsiasi campo e di puntare al primo posto».
BORTOLAZZI: «Non credo che il fattore campo possa determinare le sorti del girone. Quel che conta è affrontare tutte le squadre con lo stesso spirito, tanto in casa quanto in trasferta».
Claudio Baffico
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