ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – ANDREA POSSA: «Genoa alle prese con l’emergenza infortuni? La Vincenzi ha gufato…»

Intervista esclusiva con uno dei comici più divertenti dell'universo genovese: Andrea Possa dei Soggetti Smarriti


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Simpatici si nasce. Andrea Possa ha la battuta nel sangue e, assieme al compagno d’avventura Marco Rinaldi, ha permesso ai Soggetti Smarriti di diventare una delle realtà di riferimento della comicità ligure. Uno spassoso modo di prendere in giro le peculiarità di casa nostra, con spunti tratti dalle notizie d’attualità. Il successo è ormai una costante. Ovunque si esibiscano, i “Soggetti” fanno il pienone, strappando sorrisi ed applausi anche al pubblico più scettico ed esigente. Quando si parla di Genoa, però, Andrea accantona l’umorismo ed esprime le proprie opinioni all’insegna della grande competenza. Un habituee del Ferraris ma sabato marcherà visita a seguito di concomitanti impegni lavorativi:il laboratorio artistico con Belo Horizonte presso il teatro Instabile di via Cecchi. Dal 5 dicembre, invece, appuntamento alla sala Trionfo del teatro della Tosse, per un totale di otto spettacoli.

Quest’anno gli infortuni non danno tregua al Genoa. L’ultimo in ordine di tempo ha colpito Kharja. Chi ce li sta gufando?

«La Vincenzi! Scherzi a parte, ci sono stagioni in cui puoi sempre contare sull’organico al completo, ed altre, come quella attuale, in cui non fa a tempo a riprendersi un giocatore che se ne fa subito male un altro. Kharja era in netta ripresa e si era reso protagonista di alcune gare molto convincenti. Quando ci si mette la sfiga, però, non si può far niente. E poi, come se non bastasse, questo infortunio riduce ulteriormente le alternative in quella zona del campo. In attesa di capire se Juric potrà essere disponibile, siamo costretti ad affrontare due competizione con due centrocampisti di ruolo. Adesso non ci resta che confidare nella riapertura del mercato di gennaio e, magari inserendo nel frattempo il giovane Raggio Garibaldi, che se ritrova continuità e fiducia in se stesso può dire la sua».

Una gufata che, in parte, ha colpito anche l’Inter, con Milito e Thiago Motta costretti a restare a guardare.

«Mah, non sono così convinto che Thiago Motta non giocherà. Se entrambi dovessero restare fuori, per il Genoa sarebbe un vantaggio enorme anche se, forse, i rossoblù avrebbero potuto sfruttare il loro coinvolgimento emotivo. Alla resa dei conti, comunque, i forfait di Mesto, Kharja, Biava e Criscito risultano molto più pesanti. La partita con l’Inter è senza dubbio importante, ma quella fondamentale si giocherà giovedì a Lille»

L’allenatore dell’Inter Mourinho, ad ogni sconfitta, tira in ballo gli assenti. Qui avrebbe l’imbarazzo della scelta…

«Mourinho ultimamente farebbe bene a stare zitto. E dire che quando è arrivato in Italia mi era simpatico: adesso, però, è andato fuori dal seminato».

Il Genoa, invece, non ha mai usato l’argomento infortuni per giustificare qualche gara sottotono.

«L’atteggiamento della società rossoblù è molto positivo e ci fa onore. Il presidente Preziosi, il mister e i vari tesserati, ad esempio, non si sono appellati ad arbitraggi non convincenti e, a Bologna, Gasperini ha addirittura preferito trincerarsi dietro ad un diplomatico mal di gola piuttosto che lasciarsi scappare qualche parola di troppo. Neppure i tanti guai fisici e l’emergenza costante sono state usate come alibi. Molte altre realtà del calcio italiano dovrebbero imparare».

Tornando alla gara di sabato, nell’attacco interista, al posto di Milito dovrebbe giocare Maio Balotelli. Che ne pensa di questo giocatore?

«E’ un ragazzo particolare, bisognerebbe conoscerlo meglio per esprimere un parere. Dispone di potenzialità enormi ma andrebbe un po’ registrato sotto il profilo comportamentale. L’Inter, però, non si è mai distinta per il pugno di ferro».

Inevitabile spendere una parola sulla vicenda stadio…

«Mi sembra un suicidio politico del sindaco Vincenzi. Ha compiuto una serie di errori incredibili, sbagliando sia i tempi che i modi, fino ad imporre, di fatto, l’esborso di una cifra ingentissima da parte delle due società ed una risposta definitiva nell’arco di appena quindici giorni. E poi, a dirla tutta, l’idea di un museo di arte contemporanea a Campi non mi pare geniale! Credo che tutto quel che è stato messo in piedi dal comune sia un semplice specchietto per le allodole nell’intento di vendere il “Ferraris”. Mi sembra molto forzata, infatti, l’intenzione di costruire un nuovo stadio quando, per far ottenere la deroga Uefa al “Ferraris” basterebbe aggiungere quattro cessi! Preziosi sta affrontando la vicenda in maniera esemplare, tutelando sia i suoi interessi che quelli della piazza rossoblù. L’altra sponda calcistica, invece, ancora prima che il progetto venisse presentato, era già a conoscenza di tutto, nei minimi dettagli, e devo ammettere che questo è stato uno degli aspetti che mi è piaciuto di meno».

Claudio Baffico

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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