Le piazze di Genova rossoblù e Napoli le conosce in ogni minima sfaccettatura. Gigi Simoni è il vero grande ex della sfida di domani sera avendo sia giocato che allenato in entrambi i club. Tante soddisfazioni nell’arco della sua carriera, altrettanti ricordi. E’ per questo motivo che Pianetagenoa 1893.net ha deciso di contattarlo in esclusiva per conoscere le sue impressioni sull’atteso match tra Genoa e Napoli.
Genoa e Napoli sono due belle realtà di questo campionato. Che partita si attende?
«Una gara senza dubbio interessante. Il Napoli sta andando alla grande ed esprime un gioco piacevole e veloce. Fino al 90’ gioca con la massima determinazione, ed i tanti gol realizzati nei minuti conclusivi dimostrano che questa atteggiamento paga. Il Genoa, invece, alterna belle prove a qualche caduta di troppo. Non ha più le connotazioni di qualche tempo fa ma, con il recente cambio di allenatore, è necessario attendere ancora un po’ per esprimere un giudizio più preciso».
Il Napoli si presenterà al “Ferraris” senza Lavezzi. Secondo lei mister Mazzarri come deciderà di sostituirlo?
«Non sono nella sua testa, non so su chi potrebbe puntare, ma il Napoli ha in organico tanti giocatori veloci, con caratteristiche tipiche da mezza punta, che possono risultare decisivi in qualsiasi momento».
Per il Genoa la sfida con il Napoli arriva una settimana prima del derby. E’ concreto il rischio che la testa sia già alla stracittadina?
«Il Genoa ha bisogno di pensare al campionato nel suo complesso, a venir fuori bene e a tornare la squadra forte di qualche tempo fa. Al momento può contare su una buona classifica anche se le ambizioni di inizio stagione dovrebbero spingerlo a migliorarla. Di conseguenza i punti sono utili sempre e contro chiunque, a partire dal match contro il Napoli».
Quali sono le principali difficoltà che potrebbe incontrare la formazione di Ballardini di fronte ai partenopei?
«Le insidie sono molte nonostante l’assenza di Lavezzi che in contropiede, può fornire un contributo fondamentale. L’arma in più del Napoli è rappresentata dagli inserimenti da dietro dei centrocampisti».
Ed il Napoli, invece, a cosa deve stare attento?
«Ai tanti giocatori importanti che si troverà a fronteggiare e alla consapevolezza dei rossoblù che, in caso di vittoria, potrebbero irrompere in zona Europa League».
Quali sono i ricordi più belli che la legano a Genoa e Napoli?
«A Genova ho trascorso dodici anni meravigliosi e, se sono durato così tanto, significa che qualcosa di buono l’ho fatto. Peccato che, tra le varie stagioni positive, ne siano capitate alcune molto sfortunate. Col Napoli, invece, ho raggiunto la finale di Coppa Italia dopo aver battuto Inter e Lazio, poi venni mandato via perché chiesi al presidente un rinnovo di due anni, lui me lo negò, ed io gli dissi che l’Inter me li avrebbe concessi. A quel punto mi mandò via».
Per chi batte il cuore di Gigi Simoni?
«Considerando il fatto che la cosa migliore sarebbe che entrambe le squadre centrassero il successo ma che ciò non è possibile, tifo Genoa considerando il maggior numero di anni di militanza».
Una battuta sul lanciatissimo Gubbio, capolista in Lega Pro 1…
«Ci stiamo togliendo parecchie soddisfazioni. Non eravamo partiti per stare lassù ma ora che ci siamo arrivati cercheremo di restarci il più a lungo possibile. Una squadra, la nostra, di chiara impronta genoana: oltre al sottoscritto e a Vincenzo Torrente, che sta portando avanti un ottimo lavoro, si stanno mettendo in luce Lamanna, Raggio Garibaldi e Borghese. Anche a distanza, di conseguenza, continuiamo a lavorare per il Genoa».
Claudio Baffico
RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET
