Occasione perduta a Verona

Un vero peccato. Il Genoa ha perso, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, l’occasione per agguantare la Lazio all’ottavo posto e dare una svolta al campionato. C’è stato un concorso di cause che ha trasformato una possibile giornata foriera di punti in un’altra da dimenticare. In primis l’atteggiamento della squadra: nel primo […]


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Un vero peccato. Il Genoa ha perso, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, l’occasione per agguantare la Lazio all’ottavo posto e dare una svolta al campionato. C’è stato un concorso di cause che ha trasformato una possibile giornata foriera di punti in un’altra da dimenticare. In primis l’atteggiamento della squadra: nel primo tempo è sembrata a tratti incerta e rinunciataria contro un avversario non proprio irresistibile. L’ingenuità di Konate nell’azione del primo rigore è stata colossale: la trattenuta a Stoian è stata un regalo inaspettato per i padroni di casa. De Ceglie nel primo tempo sembrava finalmente aver capito di dover lanciare i cross in area: poi nel secondo tempo è scomparso. Marchese, tra i migliori in campo, ha dalla sua la qualità di saper servire i palloni dal fondo. Idea: e se si provasse a invertire il suo ruolo con quello di De Ceglie? In fin dei conti quest’ultimo giocava anche da terzino alla Juventus. Non è bastata la ripresa più decisa del Grifone col 4-2-4: gli uomini del Gasp hanno sciupato molte occasioni. Solo Gilardino, dopo essersi battuto con grande generosità. era riuscito a buttare dentro un pallone in una porta che sembrava stregata. Tirando le somme, si è consegnato un tempo agli avversari. Atteggiamento sbagliato, visto che oggi si dovevano conquistare punti: domenica prossima contro la capolista Juventus sarà tutto più difficile.

Come avevo ipotizzato ieri Gasperini è stato costretto, a causa delle diffide e degli infortuni, a cambiare le carte in tavola. Ha dato una possibilità a Cabral: ma il giocatore non ha risposto alle aspettative. Si è trovato in difficoltà con Sturaro davanti al rude trio Guarente-Rigoni-Guana. E’ mancato Matuzalem: ma il brasiliano non si è allenato a sufficienza a causa di problemi fisici. Se l’avesse rischiato probabilmente non avrebbe saltato soltanto la prossima, ma anche altre gare successive. E purtroppo un suo vice non c’è. A ciò aggiungiamo la prestazione non brillante di Fetfatzidis: nel secondo tempo aveva esaurito la benzina.

Ultimo motivo della sconfitta odierna: l’arbitraggio. Mi spiego meglio: ho rivisto le immagini del secondo rigore e c’è il contatto tra Motta e Paloschi. Gasperini ha però ragione: se fosse stato dato in Juventus-Roma ci sarebbe stata un’interrogazione, probabilmente nemmeno parlamentare ma “planetaria”. Piuttosto quello che ho trovato iniquo nella direzione di Gervasoni è la gestione delle ammonizioni (sfavorevole al Genoa) e dei falli. Abbiamo pubblicato la foto di Antonini con gli effetti della tacchettata subita: l’arbitro non è intervenuto per sanzionare con un “giallo”. Più sanzioni avrebbero maggiormente pesato nell’economia del gioco del Chievo.

Domenica sera arriva al Tempio la Juventus. La gara è molto difficile, ma occorrerebbero due fattori per ribaltare il pronostico: una prestazione “da Genoa” degli uomini di Gasperini e un atteggiamento di sufficienza da parte dei bianconeri. E’ già accaduto nelle ultime gare e il tecnico Antonio Conte si è molto arrabbiato per questo. Tutto può accadere: passo e chiudo!

Marco Liguori

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