Col trionfo nel derby è nato il Genoa “camaleonte” che può far soffrire tanti avversari

I veri fuochi d’artificio per i 120 anni non sono stati sparati la scorsa settimana al Palasport, ma stasera. Tre gol di pregevole fattura del Genoa che ha affondato con sicurezza e precisione la Sampdoria nel derby. Non solo miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso: i fuochi d’artificio li ha sparati la […]


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I veri fuochi d’artificio per i 120 anni non sono stati sparati la scorsa settimana al Palasport, ma stasera. Tre gol di pregevole fattura del Genoa che ha affondato con sicurezza e precisione la Sampdoria nel derby. Non solo miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso: i fuochi d’artificio li ha sparati la Nord che ha sostenuto per tutti e 90 minuti i suoi beniamini in modo encomiabile. Stamattina avevo scritto che Liverani avrebbe dovuto (per carità: a mio modesto parere) adottare due soluzioni. La prima era il 3-5-2 uguale alla Sampdoria e Biondini a centrocampo al posto di Kucka. Nel primo caso è accaduto ciò che avevo ipotizzato: chiusura delle fasce e efficace blocco a centrocampo. In questo modo sono stati chiusi i rubinetti al gioco avversario che, non a caso, ha effettuato il primo tiro nelle braccia di Perin al 42° del secondo tempo. Pochi patemi d’animo dunque per il trio Gamberini-Portanova-Manfredini. In questo meccanismo di blocco delle fonti di gioco avversario “Federico Barbarossa” ha garantito maggior velocità e chiusure sui blucerchiati del suo collega slovacco. In più c’è stata una grande partita di sacrificio di Gilardino, una gara strepitosa di Antonini a sinistra e una convincente di Vrsaljko a destra. Da segnalare il ruolo di copertura di Matuzalem che ha consentito a Lodi di spingersi anche a supporto delle punte. E a proposito di attaccanti, Calaiò sembrava un po’ in ombra: non a caso avevo auspicato un 3-5-1-1 con Bertolacci dietro Gilardino, soluzione che consentiva un maggiore intesa e palloni per il centravanti. E invece Calaiò ha smentito (meno male!) questa ipotesi nel secondo tempo ha messo a segno un gran gol e ha tenuto sulla corda la retroguardia avversaria.

In molti si chiederanno: ma dopo l’uso del 3-5-2 Liverani si convertirà a questo modulo. E a che servono il trio (Centurion, Stojan, Fetfatzidis) di esterni d’attacco presi negli ultimi giorni di mercato? Non credo che sia stato inutile tutto ciò: il tecnico ha compreso che in serie A bisogna sapersi adattare alle caratteristiche dell’avversario e colpirlo nelle sue debolezze. Il modulo odierno ha sfiancato la Samp e l’ha ridotta in cenere. Magari in un domani (anche molto prossimo con il Livorno sabato prossimo) si può anche usare il 4-3-3 tanto caro all’allenatore. Insomma, può nascere un Genoa “camaleonte” imprevedibile e concreto che può creare grane a tanti. Preziosi ha messo a disposizione una rosa ampia da cui attingere: sarà il tecnico ad adottare le soluzioni. Ultima considerazione: la vittoria odierna fa abbandonare al Grifone l’ultimo posto e ridà serenità all’ambiente rossoblù. E non è un risultato da poco raggiunto stasera. Ora sotto col Livorno!

Marco Liguori

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