COSA VA, COSA NON VA: Il Genoa cade a Bergamo. La difesa non funziona, Pavo isolato

Il Grifone ha subito il sovraffollamento in mediana con ben quattro centrali che si pestavano i piedi a vicenda

Gio Simeone (Getty Images)

Il Genoa perde il confronto con l’Atalanta, sotto tutti i punti di vista. Il maestro batte l’allievo? Più che altro l’idea di gioco di Gasperini batte quella di Juric, due modi di interpretare il calcio se vogliamo simili, ma non complementari. È l’ora di sfatare questo mito.
Juric nel primo tempo decide di rinunciare a Ninkovic per dare più fisicità al centrocampo con Ntcham, il risultato è il sovraffollamento il zona mediana con ben quattro centrali (se consideriamo Rigoni tale) che si pestavano i piedi a vicenda, con un Pavoletti isolato e con il pallone che non arrivava mai agli esterni. Quelle poche volte che la sfera arrivava agli esterni, questi non sono riusciti ad avanzare per più di pochi metri grazie alla grande prova di copertura degli spazi della squadra bergamasca. Kurtic, schierato come “esterno di sfondamento” alla Kucka ha chiuso di fatto la partita nei primi 45′ minuti e un imperdibile Gomez ha messo la parola fine. Inutile il timido arrembaggio rossoblù: Simeone, inserito al posto di Ntcham, si divora la palla gol che poteva riaprire la gara, Berisha compie un vero e miracolo su Burdisso.
Gasperini vince contro il suo vecchio amore, una vittoria meritata. Il Genoa è pronto a reagire, al Ferraris arriva l’Udinese.
Cosa va
Il Genoa non ha funzionato. Burdisso è l’ultimo ad arrendersi. Gasp forma una gabbia attorno a Rincon, ma il venezuelano riesce ogni tanto a imporsi con la sua forza.
Ninkovic entra e prova a dare fastidio alla difesa avversaria con qualche accelerazione.
Cosa non va
La mossa Ntcham non funziona. Il centrocampista tocca pochi palloni e quei pochi li sbaglia; sulle sue spalle l’errore, condiviso con Gentiletti, che porta al vantaggio bergamasco
La difesa non risponde presente, come fino ad oggi aveva fatto. Munoz rimedia un giallo dopo appena un minuto dal via che lo condiziona e Gomez, con la sua velocità, lo mette in difficoltà per 90 minuti. L’assenza di Izzo pesa, Gentiletti non regge il passo di Petagna che lo brucia spesso e volentieri.
Pavoletti isolato. Nel primo tempo , le poche volte in cui gli è arrivato il pallone, si ritrovava a lottare da solo contro l’intero reparto difensivo dell’Atalanta. Masiello e Caldara non lo lasciano respirare. Rigoni si trova  davanti un muro nerazzurro che gli impedisce di inserirsi e di conseguenza portarsi dietro un uomo per liberare l’attaccante dalla triplice marcatura.
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