Genoa, casting a centrocampo: tra certezze e dubbi

Il Genoa dispone di sei centrocampisti centrali dopo il tesseramento di Veloso

Tachtsidis e Rigoni a Neustift (da Genoa cfc)

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Con le rose ristrette e il tesseramento di Miguel Veloso, mister Jurić dispone di una batteria di sei centrocampisti centrali. In ordine rigorosamente alfabetico: Cofie, Ntcham, Rigoni, Rincón, Tachtsidis e Veloso. Dopo la settimana di ritiro a Bardonecchia il reparto sarà sfoltito, proprio come la dirigenza ha fatto per i portieri.

Gli intoccabili dovrebbero essere Rincón, Rigoni e Ntcham, oltreché Veloso. Jurić ha intenzione di costruire il suo Genoa a partire dal Generale, centrocampista che con Gasperini ha completato il percorso di maturazione aggiungendo più partecipazione alla fase positiva alla ben nota qualità d’interdizione.

Luca Rigoni è stato uno dei migliori acquisti del mercato invernale. Pagato mezzo milione di euro, il veneto ha saputo guadagnarsi la maglia da titolare segnando qualche gol e confermando la propensione offensiva: ha uno stile di gioco simile ad Andrea Bertolacci, centrocampista di lusso al Genoa, desaparecido nelle nebbie milanesi.

Olivier Ntcham è stato preso sotto l’ala protettrice di Jurić dopo il suo arrivo sulla panchina più antica d’Italia. Il ragazzo del City ha delle qualità importanti che ha mostrato solo nelle prime giornate della scorsa stagione: poi, il nulla. Il tecnico di Spalato lavorerà su Ntcham per ricostruire la sua autostima, crollata sotto la gestione Gasperini.

Per quanto riguarda Veloso il problema è solo uno: la continuità. Se il portoghese riuscirà a giocare almeno la metà delle partite stagionali come lui sa fare – senza staccare la spina – allora farà compiere il salto di qualità al reparto rossoblù. Come proteggere, però, Veloso? Jurić ha parlato chiaro: “I calciatori intelligenti sanno coprire tanto spazio correndo poco”. Con uno o due compagni al fianco, poco importa: Veloso va responsabilizzato.

Cofie e Tachtsidis sono i contendenti teorici dell’ultima casella a centrocampo. Il ghanese è cresciuto nel vivaio rossoblù, un punto a suo favore vista la novella regolamentare della riforma Tavecchio: sa interdire e sta imparando anche a giocare come difensore centrale. Il greco, in compenso, può vantare una maggiore duttilità di posizioni e una potenza al tiro invidiabile: può essere utilizzato come “barometro” in una linea a cinque, ad esempio, oppure come trequartista.

Qualsiasi sarà la scelta di mister Jurić (possono anche essere confermati tutti), è certo che il Genoa ha un centrocampo completo.

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