Secondo quanto ripotato dal settimanale L’Espresso, Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, sarebbe indagato dalla Procura della Repubblica di Roma per i reati di riciclaggio e appropriazione indebita. I magistrati inquirenti (che dovranno dimostrare le loro tesi) accusano Ferrero di aver usato i conti correnti della Samp per fini personali e rimpinguare le casse di società dello spettacolo a lui riconducibili e della compagnia aerea Livingstone, acquistata dal numero uno blucerchiato nel 2009 e poi finita in bancarotta qualche anno. Per quest’ultimo procedimento Ferrero aveva patteggiato una pena di un anno e dieci mesi nel 2016, passata in giudicato: a causa di ciò la Figc lo ha dichiarato decaduto dalla carica di presidente del club blucerchiato lo scorso 5 aprile, ma aveva annunciato in un comunicato “nel massimo rispetto del ruolo degli organi istituzionali della Federazione, U.C. Sampdoria e il suo Presidente proporranno ogni iniziativa a tutela dei rispettivi interessi, diritti e ragioni”. Inoltre nel comunicato si sottolinea che la condanna per il crac Livingstone “avrebbe determinato la decadenza, ai fini solo esclusivamente sportivi, dalla carica di presidente del sig. Massimo Ferrero”.
Ora toccherà agli avvocati di Ferrero controbattere alle nuove accuse dei Pm: si attende una replica a stretto giro.