Inchiesta plusvalenze Sampdoria, Ferrero: «Quando mi chiameranno risponderò a tutto, ma non ho paura di nulla»

L'ex patron della Sampdoria ha risposto ai microfoni di Radio Cusano

Massimo Ferrero (Foto Paolo Rattini/Getty Images)

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Inchiesta sulle plusvalenze della Sampdoria, indagato Massimo Ferrero. La Procura di Genova ha iscritto tra gli indagati l’ex presidente della Sampdoria e gli ex vertici della società blucerchiata nell’ambito dell’inchiesta che la guardia di finanza sta portando avanti per falso in bilancio, truffa allo Stato e malversazione. Le fiamme gialle del nucleo di polizia economico finanziario hanno anche perquisito la sede della società calcistica e il periodo preso sotto esame è quello quando a gestirlo c’era Ferrero.

Gli altri indagati Antonio Romei e Alberto Bosco. Secondo la procura di Genova, che mesi fa aveva ricevuto le carte da quella di Torino per l’inchiesta Prisma che riguarda la Juventus, così come per altre città come Roma (infatti pure Lazio con Lotito e Roma con Friedkin risultano tra gli indagati), Bologna e altre la società, la società blucerchiata guidata da Ferrero avrebbe “falsato i bilanci grazie ad alcune operazioni di compravendita di calciatori con la Juve, a seguito delle quali sarebbero state create plusvalenze”. Non solo. Nell’accusa si dice che “con quei bilanci sarebbero stati ottenuti finanziamenti garantiti dallo Stato, nel periodo Covid, per oltre 50 milioni di euro“. La procura di Genova è convinta che una parte di quei soldi sarebbero stati usati per ripianare i debiti di società legate al cinema di Ferrero in Calabria.

Accuse pesanti che l’ex presidente e proprietario della Sampdoria Massimo Ferrero ha appreso in diretta durante la trasmissione “Ferrero, non solo sport” Su Radio Cusano Campus e a Tag 24 ha dichiarato di “non sapere nulla” riguardo a queste accuse, anche perché “a me nessuno ha notificato niente”, tanto che come “spesso succede vengo a sapere di cose del genere dai giornali“. Massimo Ferrero non ha nulla da temere e da nascondere: Sono qui e quando mi chiameranno e se mi chiameranno andrò e risponderò a ogni domanda, tanto ci sono abituato, quando c’è qualcosa che non va, è sempre colpa di Ferrero, ma io non ho fatto nulla, insieme a me c’erano altre persone e ogni operazioni di mercato alla Sampdoria era fatta alla luce del sole e con chiarezza. Credo fermamente nella giustizia e nel corso che farà, quando mi chiameranno risponderò a tutto, ma non ho paura di nulla”

Massimo Ferrero poi, incalzato da alcuni ascoltatori che gli hanno imputato di aver dato “una sola” alla Roma su Patrik Schick, lui replica con serenità e chiarezza: “Non ho dato nessuna sola alla Roma, era, e per me lo è ancora, un giocatore di assoluto valore, un trequartista che poteva fare tutto lì davanti, purtroppo ha trovato uno come Di Francesco che non l’ha capito e non l’ha saputo valorizzare, ma quale sola. Era un giocatore forte che non ha trovato il tecnico giusto. Un peccato“.

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