Nel 1935 debutta in campionato nelle file del Genoa Emanuele Figliola: la partita è la seconda del torneo e a Marassi il Genoa (che batterà la Roma per 2-1) schiera questo ventunenne uruguagio (era nato a Montevideo il 13 marzo 1914), scoperto dall’allenatore Carcano nel Racing come centromediano metodista.
Si capisce subito che il ragazzo è dotato di una grande classe e notevole temperamento, anche se il suo ruolo naturale è quello di laterale sinistro. In tale posizione formerà infatti con Genta e Bignogno, per oltre tre stagioni, una delle più forti mediane che il Genoa abbia mai avuto.
Beniamino dei tifosi, non esitò tuttavia a tradirli: dopo la prima partita del campionato 1938-39, Figliola e il suo connazionale Servetti, presagendo i venti di guerra che stavano per abbattersi sull’Europa e per tema di esserne coinvolti, oltrepassarono la frontiera di Ventimiglia e s’imbarcarono a Marsiglia su un transatlantico diretto in Sudamerica.
