Genoa e Juve: quando la difesa è impenetrabile

Alla scoperta di due delle difese più forti del campionato: quelle di rossoblù e bianconeri. Solo la capolista Inter, al momento, ha subito meno reti. E sabato gli attacchi avranno vita dura...


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Le statistiche parlano chiaro: uno dei punti di forza di Genoa e Juventus sta nella difesa. La retroguardia rossoblù, infatti, è la terza meno battuta del campionato, con appena ventisette reti al passivo. Meglio di Ferrari e compagni hanno fatto solo l’Inter (21) e, appunto, la Juventus, trafitta in ventisei circostanze.

La sconfitta più pesante del Grifone avvenne proprio nel match di andata contro i bianconeri, terminato con il punteggio di 4-1. I ragazzi di Ranieri, invece, hanno incassato il maggior numero di gol in occasione di due sfide interne, sulla carta non impossibili, ovvero con Cagliari e Chievo.

Dodici le marcature subite dal Genoa al “Ferraris” e quelle realizzate dalla Juventus lontano dall’”Olimpico”. Da sottolineare che, nonostante l’ottimo ciclo di gare disputate, la Vecchia Signora ha dovuto rinunciare per diverse partite al proprio portierone Gianluigi Buffon.

Il difensore che sta assicurando il rendimento più elevato in casa Juventus è senza dubbio Giorgio Chiellini, ulteriormente migliorato rispetto al già ottimo campionato dello scorso anno. Al di là di un carattere da guerriero, il nazionale si sta distinguendo anche per diversi spunti offensivi degni di nota.

Molto bene anche Nicola Legrottaglie, che, appena un paio di stagioni fa, complice anche qualche infortunio di troppo, pareva aver imboccato il viale del tramonto. Molto costanti, inoltre, i contributi di Molinaro, Mellberg e Grygera (quest’ultimo bestia nera del Genoa ma assente sabato sera), mentre Zebina è tornato a disposizione dopo un lungo stop.

Difficile stilare graduatorie di merito in casa Genoa, dove tutti i difensori a disposizione di Gian Piero Gasperini stanno rendendo al massimo. Le rivelazioni, per motivi differenti, sono sicuramente quelle di Salvatore Bocchetti e Giuseppe Biava. Il campano ha avuto il merito di essere convocato in nazionale al suo primo campionato di serie A; l’ex palermitano, arrivato in rossoblù nell’affare Bovo, ha messo in mostra qualità molto superiori alle attese, diventando ben presto un elemento insostituibile. E che dire di Matteo Ferrari, il giocatore più carismatico ed il vero baluardo della retroguardia? Semplicemente impeccabile. Ultimamente Mimmo Criscito è avanzato di qualche metro, ma nel suo ruolo naturale ha sempre disputato gare molto convincenti. E non mancano neppure i ricambi all’altezza della situazione. Un nome su tutti: Sokratis Papastathopoulos, probabile punto di forza del Grifone del futuro. Pronto a volare non solo in Italia ma in tutta Europa.

Claudio Baffico

 

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.