Promossi&bocciati – De Maio spadroneggia e Matuzalem insegna calcio. Ma Pirlo fa la magia

Perin 6.5: Trasuda sicurezza da tutti i pori, il ragazzo. Arriva su ogni pallone alto con la solita autorità, sovrastando l’elevata statura di Llorente. Per togliere quella palla di Pirlo dall’incrocio rivolgersi all’Olimpo. Burdisso 6.5: Fedele cane da guardia al fianco di padron De Maio, viene sguinzagliato ogni qualvolta Osvaldo solca il suo territorio. Ringhio. […]


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Perin 6.5: Trasuda sicurezza da tutti i pori, il ragazzo. Arriva su ogni pallone alto con la solita autorità, sovrastando l’elevata statura di Llorente. Per togliere quella palla di Pirlo dall’incrocio rivolgersi all’Olimpo.

Burdisso 6.5: Fedele cane da guardia al fianco di padron De Maio, viene sguinzagliato ogni qualvolta Osvaldo solca il suo territorio. Ringhio.

De Maio 7: Padrone indiscusso della difesa, elegante in ogni sua sortita palla al piede. L’ammonizione in apertura di gara sembra più uno stimolo che un peso psicologico: tanto lavoro sporco con l’aplomb di un lord della Londra bene. Gentiluomo.

Marchese 6.5: Non fa rimpiangere l’assenza di Antonini con una prestazione da navigato guerrafondaio da area di rigore. Si prende in consegna i temuti inserimenti dei centrocampisti bianconeri tenendo la concentrazione sempre al massimo.

Motta 6.5: Tiene a bada un Asamoah in forma smagliante non facendo correre particolari rischi alla porta di Perin. Non rinuncia a spingere sull’acceleratore quando vede metri davanti a sé: il suo cross migliore provoca il fallo di mano da rigore di Vidal. Dimostra alla sua Vecchia Signora di non essere quel giocatore messo troppo frettolosamente in disparte.

Sturaro 7: Le sue scarpette arancioni solcano le zone più recondite del verde del Ferraris alla ricerca dell’ennesimo pallone da conquistare. E riproporre, con il piglio da giocatore affermato. Fatale il suo intervento falloso (?) che ha concesso a Pirlo l’occasione di decidere il match con un capolavoro da calcio piazzato.

Matuzalem 8: Più che un’ottima prestazione, una lectio magistralis sul gioco del calcio. Questa volta il Professore ruba la scena al diretto concorrente Pirlo, offuscato sia in fase d’interdizione che di impostazione. Solo nel finale, il regista bianconero ricorda di chiamarsi Andrea Pirlo, incidendo la sua firma in maniera indelebile sulle sorti del match. Docente universitario.

Bertolacci 7: Prova a tutto campo del centrocampista scuola Roma: sempre disposto a sacrificarsi nel rendere vita dura agli illustri avversari bianconeri, è il primo dei suoi a trasformare l’azione in offensiva facendo da collante tra i reparti. Nella ripresa va vicino al gol con un inserimento da manuale, centrando però Buffon rimasto in piedi fino all’ultimo.

Antonelli 6.5: Motorino instancabile sulla fascia sinistra, macina chilometri preoccupando un Lichtsteiner affannato. Giunto all’ennesima galoppata, non trova la forza di battere a rete a pochi passi dalla porta di Buffon.

Sculli 6.5: Scudiero in nome di Gilardino, si batte come un leone con l’agguerrita difesa bianconera arrivando quasi sempre primo sui palloni alti. Perde lucidità nel finale, provato da una gara di sacrificio.

Gilardino 5.5: Spallate, e non solo, con il compagno di Nazionale Bonucci per tenere sempre in allerta la linea difensiva della Juve. Non ha opportunità degne di nota per battere a rete dato che le occasioni vere arrivano tutte nel finale. (19′ st Calaiò 5: Coraggioso nel presentarsi davanti a Buffon, non altrettanto preciso nella strozzata conclusione dal dischetto. In sua “difesa”, una massima di Henry Ford: “Solo chi non osa non sbaglia mai”.)

Allenatore – Gasperini 7: Mette in campo una formazione apparentemente sbilanciata all’indietro, ma sempre pronta ad alzare il baricentro per fermare sul nascere la manovra bianconera. L’intensità profusa dai suoi è encomiabile; la lucidità sotto porta (vedi Bertolacci, Antonelli e Calaiò), meno. L’importanza di chiamarsi Andrea Pirlo ha fatto il resto.

A disposizione: Bizzarri, Albertoni, Fetfatzidis, Centurion, De Ceglie, Konatè, Cabral, Portanova.

L’avversario – Juventus (3-5-2): Buffon 7; Caceres 6, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5; Lichtsteiner 5.5 (39′ st Isla sv), Vidal 5.5 (39′ st Padoin sv), Pirlo 7, Pogba 6, Asamoah 6; Osvaldo 6 (34′ st Quagliarella sv), Llorente 5.5. A disposizione: Storari, Rubinho, Barzagli, Ogbonna, Slivka, Bnou Marzouk. Allenatore: Conte.

Arbitro – Mazzoleni 4

Daniele Zanardi

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