Uomo del Sud realizzatosi lontano da casa: Vincenzo Torrente ha indossato per 412 volte la maglia del Genoa, diventandone anche il capitano. Una parabola simile a quella vissuta da Armando Izzo, anche lui figlio del Meridione consacratosi all’ombra della Lanterna. Provenienza geografia simile, entrambi difensori, entrambi amatissimi dalla tifoseria rossoblù. Non poteva partire che dal ritorno in campo del ragazzo di Scampia l’intervento di Torrente ai microfoni di Gradinata Nord. «Izzo è un giocatore importantissimo, un nazionale, è mancato al Genoa. Spero che al suo rientro continui a fare bene come ha fatto fino ad oggi. Con Lapadula e Izzo il Genoa ritroverà due pedine importantissime. Il primo è stato sfortunato, i problemi fisici lo hanno frenato, ma è un giocatore da Genoa».
Al’ ex idolo di “Marassi” è stato chiesto un parare sul Genoa attuale e sull’arrivo nella “stanza dei bottoni” del nuovo dg Perinetti. «Più che dire bisogna fare, il percorso di queste 7 partite del Genoa è chiaro: sono mancanti i risultati, le prestazioni sono state tutto sommato positive. In questo periodo gli infortuni dei giocatori più importanti hanno inciso, contribuendo alla mancanza di risultati positivi. Se analizziamo la rosa a disposizione del Genoa rispetto ad altre 4-5 squadre è nettamente superiore. Ora deve trovare qualche risultato positivo. L’arrivo di Perinetti è importantissimo per società, ambiente e Juric: lo ha protetto subito. Il tecnico croato è bravo, in questi momenti c’è bisogno di qualcuno con cui parlare, anche se ha i suoi collaboratori, ma quando non c’è tranquillità si è soli, c’è bisogno di un uomo di esperienza con cui confrontarsi. Spero che Perinetti sia la persona giusta. Mi sono piaciute le sue dichiarazioni sul tecnico, è stato un segnale positivo. Allo stesso modo lo è stato il prolungamento di Izzo».
All’orizzonte si staglia la partita di Cagliari, la prima di un vero e proprio tour de force, all’ ex capitano viene chiesto cosa direbbe alla squadra. «Suggerimenti per Juric? Ma no, non ne ha bisogno, sa cosa fare. Juric è un allenatore propositivo, poi ti chiami Genoa e devi andare a giocare la partita, se sono più bravi e perdi ok, ma devi dare tutto, quel qualcosa in più o addirittura qualcosa che non hai mai dato: ci vogliono valori da Genoa gli attributi e la grinta non devono mai mancare. Chi indossa questa maglia deve dimostrare questi valori, dopo vengono i numeri e i moduli».