GRIFO D’ATTACCO – The spirit of Genoa

É uscito il Grifone che i tifosi rossoblù applaudirebbero tutte le domeniche, a prescindere dal risultato

Drago Retegui Criscito Gudmundsson Gilardino Perugia Strootman Coda Portanova Sturaro Blessin Labbadia Rovella Shevchenko Nuti Genoa Ballardini 777 Partners
Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il grande cuore del Genoa ferma l’Atalanta che sta riscrivendo i libri della propria storia. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 244ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Il Genoa ferma sullo 0-0 l’Atalanta dei cento gol nell’anno solare. «É uscito il Grifo che i tifosi rossoblù applaudirebbero tutte le domeniche, a prescindere dal risultato: ieri sera la Gradinata Nord ha dato il suo fondamentale contributo. Grinta, determinazione e carattere: the spirit of Genoa. Il punto rappresenta una grandiosa iniezione di fiducia per i ragazzi dello spogliatoio, che da troppe settimane sentono urlare di essere scarsi, e per l’ambiente, talvolta irrimediabilmente depressivo. Le stagioni possono svoltare con un risultato conseguito contro una corazzata capace di vincere sei partite di fila in trasferta ma di restare all’asciutto per la seconda volta in stagione».

Shevchenko supera l’esame Gasperini? «A pieni voti, come l’intera squadra che ha tolto pericolosità e prolificità all’Atalanta: gran parte del merito è del tecnico ucraino, ciò sia il suo punto di partenza. Shevchenko è ripartito dalla fase difensiva di squadra preparando bene la partita in settimana sui principali concetti di gioco dell’Atalanta e andando a chiudere le linee di passaggio, soprattutto con le mezz’ali. Bani le ha respinte tutte di testa, attenti e veloci Biraschi e Vasquez, molto bene anche Criscito che secondo me si è fermato in tempo e non ha aggravato il fastidio al soleo; Portanova un combattente che ha dato freschezza al centrocampo e corso per quattro, nel primo tempo anche per Badelj».

La rivoluzione è lenta, inesorabile e, di fatto, già in esecuzione? «Sì, concordo. La nuova proprietà sta compiendo un lavoro silente, meraviglioso e mai visto, con possibilità di varare una sinergia con altre squadre d’Europa: dopo l’ingaggio di uno staff tecnico di spessore e l’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione, i prossimi passi di 777 Partners (ieri Josh Wander ha seguito la partita dal ristorante Battubelin di Miami) saranno la campagna invernale, da condurre con lucidità e oculatezza, e, come anticipato dal dottor Arciniegas, l’innesto a metà gennaio di un direttore finanziario che avrà competenza negli investimenti da sviluppare nel Genoa e nel contesto urbano. Con pazienza e fiducia i tasselli si stanno incastrando nel puzzle societario».

Spors gioca a carte coperte, i tedeschi non amano parlare di mercato. «A parte Younes e Miranchuk, gli altri nomi sono top secret sia in entrata che in uscita: il Genoa ha una base da rinfozare ma un’epurazione non è necessaria anche perché calciatori come Melegoni devono ancora essere scoperti. Sappiamo che mister Shevchenko vorrà giocare nel girone di ritorno con il 4-3-3, dunque i profili che mancano sono le ali ficcanti, qualità a centrocampo e fisicità in attacco».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti augurano a tutti i lettori e lettrici un buon Natale e sereno 2022!

Clicca qui per leggere il precedente numero del Grifo D’Attacco

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.