Genoa, reazione da squadra dopo il pareggio: male invece l’approccio

Decisivi i cambi tattici di Prandelli che vuole dare una precisa identità alla squadra

Kouamé Genoa
Kouamé dopo il gol (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Nel calcio ci si sforza sempre di trovare qualcosa di simile che faccia il pari con un altro simile solo per avere ragione. Uno strano meccanismo di giustapposizioni, talvolta perverse, che porta a strambe costruzioni che con il pallone non hanno affinità. Di partite, come di tartufi, mai ne vengono fuori due uguali. Empoli-Genoa non è stata la prosecuzione della gara d’andata, a eccezione del risultato favorevole ai rossoblù. Semmai la partita del Castellani, soprattutto nel primo tempo, ha ricordato l’inerzia di Lazio-Juventus di ventiquatt’ore prima: Grifone in vantaggio dopo un quarto d’ora di sofferenza.

Non è una questione di merito poiché la squadra di Prandelli ha ampiamente legittimato i tre punti nella ripresa. É, bensì, obiettività: l’Empoli, per quanto il suo allenatore possa essere una figura detestata nell’ambiente genoano, non meritava lo svantaggio all’intervallo. Meglio, ha meritato la sconfitta nell’arco dei novanta minuti ma il pareggio di Di Lorenzo era nell’aria e solo il lato oscuro di Radu, fin lì eccezionale, l’ha agevolato. Il Genoa non ha convinto nell’approccio e nella gestione del vantaggio di Kouamé: squadra schiacciata e fase difensiva basata sull’individualità, talvolta approssimativa.

Ciò che, invece, merita una lode è la reazione al pareggio dell’Empoli. Il Genoa ha ribattuto, voluto e ottenuto la vittoria: una risposta da squadra vera. Il Grifo c’è e assieme alla Spal è la squadra della parte destra della classifica che più ha convinto in questo turno. Non è un collettivo allo sbando come spacciato dal mercato. Ci sono ampi margini di miglioramento che Prandelli può stimolare negli allenamento e la ricerca dell’identità definitiva: con il 4-4-2, 4-5-1 e 4-2-3-1 visti ieri il Genoa ha cambiato cinque moduli in ventuno partite. Allora è vero: nel calcio ci si sforza di trovare qualcosa di simile che faccia il pari con un altro simile solo per avere ragione

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