Il Genoa batte nettamente l’Atalanta e Gasperini per la prima volta da quando ha lasciato il Grifone. Una prestazione superlativa degli uomini di Cesare Prandelli che tornano a vincere dopo dieci turni di campionato. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 109ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.
Il Genoa torna alla vittoria dopo dieci giornate. «Mi sono bastati dieci minuti contro la Spal per percepire il cambiamento mentale in corso nella testa dei giocatori del Genoa. Non era facile recuperare un punto, come non era facile reagire alla sconfitta contro la Roma. Si vede la mano di Prandelli, un allenatore preparato e dal grande tatto umano, come ha dimostrato in settimana al Gaslini. La vittoria dei rossoblù è meritata contro un’Atalanta che veniva da sei vittorie in otto gare; inoltre, il Genoa è l’unica squadra, dall’ottavo posto in giù, ad aver vinto».
Scendiamo nei particolari… «Il Genoa ha ritrovato i tre punti, cosa importantissima, ma non parliamo di svolta: la vera svolta è aver preso Prandelli. Ho rivisto una buona facilità ad andare in gol senza concedere eccessivamente all’Atalanta. Bene Lazovic, la speranza è che continui il suo periodo magico; Rolon e Hiljemark enormi a centrocampo in interdizione; la serietà di Biraschi e le parate di Radu, tutte determinanti per conseguire la vittoria. Dulcis in fundo, Piatek: il Pistolero, derubato di un gol legale, è una furia in area e il 3-1 una perla di tecnica e precisione».
La classifa fa meno paura? «Diciamo che è tornata a sorridere al Grifone, dopo tre mesi di amarezze e delusioni. Diciannove punti a due giornate dal giro di boa sono un discreto bottino che può ancora incrementare. La mia sensazione è che nel girone di ritorno la squadra, in mano a Prandelli, crescerà ulteriormente e chiuderà tra i 45-50 punti».
Giusto il tempo di festeggiare il Natale e poi subito in campo a Cagliari. «Un campo ostico, espugnato solo dal Napoli con una punizione capolavoro di Milik al 91′. I sardi non avranno Pavoletti e Castro ma restano una squadra temibile alla Sardegna Arena. Il Genoa è in fiducia e ciò può permettergli di fare la sua partita nel Boxing Day della Serie A».
Beppe Nuti | Alessandro Legnazzi
RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET
Clicca qui per leggere il precedente numero del Grifo D’Attacco