Un tacco di classe: quale futuro per il Genoa?

Cosa penserà di fare Preziosi? E' l'interrogativo che si pongono tifosi e addetti ai lavori


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Che tristezza vedere la tribuna d’onore vuota, con al centro (in una vera e propria sfida!) il presidente. Prima in giacca, poi con soprabito. Unico, solo e coraggioso, era nella sua postazione come a dire: “Eccomi, sono pronto a sfidare tutti, uno ad uno. Venite a dirmi in faccia quello che avete gridato per 90 minuti e che avete scritto sugli striscioni”.

Perché era chiara la scelta di Preziosi: “Sono attaccato da sempre, è stato attaccato brutalmente mio figlio che ha sempre tenuto un comportamento corretto. Ora non ne posso più”. E ha affermato in una intervista infuocata alla fine della partita: “Venderò il Genoa senza debiti”.

Così metterà a tacere tante illazioni. E aggiunge: “A chi volete che lo venda? A un cavallo, a una iena oppure ad uno che passa per caso sotto casa?”. A dimostrazione che le difficoltà di cessione sono notevoli e non solo per gli indebitamenti: Preziosi per 13 anni ha sopportato oneri non indifferenti, al di là delle infinite voci che sembra sappiano tutto dei suoi affari privati.

Perché ora il problema è uno solo: cosa succederà domani? Che pensa di fare Preziosi? Ci sono due grossi problemi: il suo rapporto che ormai si può considerare “rotto” nei confronti dei tifosi, che durante la partita hanno riversato su di lui (rimasto impassibile), cascate di insulti (onestamente, come ha detto lui stesso, “da indignarsi”). Per cui Preziosi sta pensando di terminare il suo ciclo nel migliore dei modi: non prima di aver urlato (e giustamente) ciò che di positivo ha dato alla società rossoblù. Comunque, il dialogo si è rotto, hanno avuto come sempre ragione gli “integralisti”, coloro che, ogni stagione “tengono sotto scacco la società”.

Altro problema: la squadra e i suoi problemi tecnici, ma anche economici. Perché il Genoa sul prossimo mercato potrà spendere cifre limitate: Perin con gli infortuni è calato di valore, Simeone (anche se domenica erano presenti allo stadio alcuni osservatori del Siviglia) non ha più le valutazioni dei mesi scorsi. Senza le cospicue plusvalenze Preziosi cosa potrà fare?

I problemi, dunque, ci sono. E poi l’allenatore: rimarrà o no? Tornerà Juric? Ma il suo ritorno quale reazione susciterà fra quei giocatori che sembrava non avessero più un buon rapporto con lui? Insomma, al di là di tutto, cosa accadrà domani è il vero interrogativo che si porranno i dirigenti rossoblù.

Preziosi, probabilmente, terrà Mandorlini, ma ha già detto che gli darà alcuni consigli: ad esempio, cambiare qualche giocatore e utilizzare ragazzi promettenti come Beghetto, Morosini e Hiljemark che hanno dimostrato di possono dare quella carica e quel dinamismo che, oggi, a molti giocatori, sono mancati. La squadra, infatti, non c’è proprio: si ha la sensazione che manchi il gioco, il collante tra i giocatori: sembra che ognuno vada per la sua strada, perdono palloni facili e sbagliano triangolazioni. In pratica, il gioco verticale di Mandorlini non ha dato frutti. Insomma: qualcosa bisognerà fare.

Va detto che Preziosi è l’unico comunque (nonostante gli insulti) che ha ancora a cuore la società. Certo se poi accadono fatti come la reazione puerile e sciocca di Pinilla che si fa espellere in un momento cruciale e rovina la possibilità, magari, di recuperare, allora il presidente c’entra come i cavoli a merenda.

Occorre ora tornare a conquistare punti e a recuperare quel “cuore”, qual dinamismo, quel modo di giocare come si dice sempre “da Genoa”. Su questo bisogna battere. E cercare di stare insieme per queste ultime otto partite, unendo le le forze di tutti: dal presidente che non è uno sprovveduto e crede ancora nella sua società, nei tifosi che nonostante tutto hanno incitato la squadra e le dovranno stare sempre più vicini e infine i giocatori che dovranno essere scelti con maggior attenzione. Infine, il tecnico dovrà capire che si può fare di più. Sempre ovviamente che rimanga il “Mandorlo”. Mentre scriviamo c’è ancora lui, ma fra qualche ore chissà…

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