Per il Genoa il campo del Bologna è praticamente un tabù

Sono solamente 3 le affermazioni del Grifone nel capoluogo emiliano nel campionato a girone unico: 1930, 1991 e 2009

Aguilera
Pato Aguilera, tripletta a Bologna il 10 marzo 1991

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Quello di domenica sarà il 44° incontro che il Genoa disputerà sul campo del Bologna nella Serie A a girone unico. Il Grifone sarà chiamato a sovvertire una tradizione sfavorevole dato che dal 1929/30, stagione di inizio appunto del girone unico, il bilancio è di 23 vittorie del Bologna, 17 pareggi e appena 3 vittorie del Genoa con 86 gol del Bologna e 45 del Genoa. A questi sono da aggiungere anche 7 confronti negli anni ’20 (3 vittorie del Genoa di cui 1 a tavolino per intemperanze del pubblico – 1923, 1924 e 1925 -, 1 pareggio e 3 vittorie del Bologna con 10 gol del Bologna e 11 del Genoa), 6 disputati in serie B (3 vittorie del Bologna, 2 pareggi e 1 vittoria del Genoa nel 1984 con 9 gol del Bologna e 4 del Genoa), e 2 in Coppa Italia (una vittoria per parte – 5-2 per il Grifone nel 1943 – per un totale reti di 6-4 per il Genoa).

L’ultimo precedente risale al 24 aprile scorso, 35a giornata. Al Bologna mancano giusto 3 punti per ottenere la matematica salvezza mentre il Genoa di Gasperini naviga in acque tranquille di centroclassifica. Il Grifone è in modalità vacanza : dopo un paio di occasioni i bolognesi colpiscono all’11’ Giaccherini buca la difesa e trafigge Perin. La palla buona per il pareggio capita più tardi a Pavoletti ma il centravanti spara addosso a Mirante in uscita. Nella ripresa l’ex Floccari al 18’ segna su carambola dopo un maldestro rinvio di Ansaldi e la partita finisce lì. Il solo Izzo prova a riaprirla ma Mirante compie una parata spettacolare: 2-0 finale, felsinei salvi e Genoa che si riscatterà sette giorni dopo umiliando la Samp nel derby.

Quello tra le due compagini rossoblù è un confronto che si può definire senza dubbio storico dato che hanno vinto in totale ben 16 scudetti (9-7 per il Genoa) e 3 Coppa Italia (2-1 per il Bologna). Le sfide dirette ebbero inizio nel 1921. Il Genoa (2°) e il Bologna (1°) superarono i propri gironi regionali e vennero inserite entrambe nel girone A Nazionale. Il 14 aprile il Genoa ospitò i felsinei che si imposero 2-1 mentre il successivo 5 giugno nel vecchio stadio “Sterlino” di Bologna la sfida terminò in parità (1-1, con reti del bolognese Alberti e pareggio genoano di Angelo “Balletta” Della Casa). Bologna primo, Genoa secondo ed emiliani qualificati per le semifinali e successivamente sconfitti in finale dalla Pro Vercelli.

Il primo successo genoano della storia risale al 18 febbraio 1923 sempre allo “Sterlino”: 2-1 il risultato con vantaggio bolognese di Schiavo e poi doppietta di Celeste “Enrico” Sardi per il Grifone futuro campione d’Italia. Merita menzione anche la vittoria a tavolino per 2-0 del Genoa nella finale di ritorno di Lega Nord del 22 giugno 1924 dopo l’1-0 dell’andata (la partita venne sospesa all’84’ per incidenti sugli spalti sul risultato di 1-1, 36′ Santamaria per il Genoa, pareggio di Pozzi su rigore al 57’).

Ovviamente, parlando delle sfide tra le due formazioni, non si può omettere la famosa serie di cinque finali Lega Nord del 1925 conclusasi con una partita disputata a Milano a porte chiuse dopo che i precedenti quattro incontri si chiusero con una vittoria per parte in trasferta (quella genoana del 24 maggio per 2-1 con reti di Alberti al 57’, Catto all’86’ e Schiavio per i felsinei all’ultimo minuto) e due pareggi. La decisione di giocare senza spettatori fu presa dopo la sospensione della serie voluta dalla Figc a causa dei numerosi incidenti tra giocatori, dirigenti e tifosi nella quarta sfida di finale. In quell’occasione, la partita fu disputata a Torino in uno stadio praticamente militarizzato: ci furono infatti scontri tra le due tifoserie alla stazione di Porta Nuova con addirittura due supporter genoani feriti da colpi di pistola. Il Bologna, avvisato tempestivamente della data e dell’ora della sfida conclusiva dal gerarca fascista e vicepresidente della Figc nonché tifoso felsineo Leandro Arpinati (si giocò infatti il 9 agosto alle 7 del mattino a più di un mese di distanza dalla partita precedente!), arrivò atleticamente più preparato dei genoani e si impose per 2-0 grazie alle reti di Pozzi al 28’ Pozzi e di Bernardo Perin all’ 89’, che, con l’attuale portiere del Genoa, ha in comune solamente il cognome ma non parentele.

Tornando ai tempi decisamente più recenti, sconfitta è stata anche il 22 dicembre 2013. Un Genoa inguardabile – una delle più sciape partite con in panchina Gasperini – viene superato per 1-0 (gol di Diamanti al 57’) da un Bologna in piena crisi e contestazione che poi alla fine del torneo sarebbe retrocesso.

Nell’era Preziosi si sono registrati 2 pareggi (0-0 il 19 maggio 2013 all’ultima giornata e 1-1 il 20 marzo 2011 con reti di Di Vaio al 28’ e Dainelli al 43’), 5 sconfitte (0-2 lo scorso aprile e 0-1 nel 2013 come detto; 2-3 il 29 aprile 2012 a segno Portanova, Ramirez e Garics per i felsinei, Palacio e Jorquera per il Genoa; 0-2 il 26 aprile 2009 con reti di Di Vaio e Terzi nel primo tempo; 1-3 in B il 24 novembre 2006 gol di Bellucci, Torrisi da centrocampo a beffare il portiere Barasso, Marazzina per il Bologna e Adailton nel finale per il Grifone) e una sola vittoria quella datata 4 ottobre 2009 (CLICCA QUI PER IL VIDEO). Il Grifone, anche allora guidato da Gasperini, si impose 3-1 grazie alle reti di Kharja su rigore all’11’, Sculli al 35’ e Zapater al 90’, rovinando la festa per il centenario del Bologna (a segno con l’ex Marco Di Vaio all’85’).

Le altre affermazioni del Genoa al “Dall’Ara” nel massimo campionato risalgono al 10 marzo 1991 (3-0 per la “banda di Bagnoli” grazie alla tripletta di Pato Aguilera) e il 25 maggio 1930 (1-0 con gol di Banchero dopo appena 6 minuti di gioco). L’unica affermazione genoana nel capoluogo emiliano in serie B è quella del 2 dicembre 1984 (2-1, 15’ Auteri, pareggio bolognese al 39’ di Marocchi e gol vincente di Chiappino al 69’).

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