JURIC: “Nel derby conta la vittoria. Spiace non esserci. La squadra ha lavorato bene”

Il tecnico: "Mi aspetto una grande partita da Pandev. Sono felice che il Genoa sia favorito, significa che fin qui abbiamo fatto bene"

Juric
Ivan Juric (Foto Genoa cfc)

Meno uno alla stracittadina, la partita più sentita a Genova. Ivan Juric ha parlato nel classico appuntamento di Villa Rostan in vista della sfida ai blucerchiati di Gianpaolo. Il mister ha toccato vari punti: “Penso che la presenza di un allenatore in panchina non conti più di tanto, naturalmente mi spiace non esserci. Secondo me non si può parlare di un Genoa che gioca sporco, i vari cartellini sono stati frutto di situazioni evitabili. Pavoletti  e Ocampos? Pavo viene in panchina, ma sinceramente la vedo dura la sua presenza in campo. In questo momento è più libero di testa rispetto a Ocampos che ha ancora un po’ di timore nello sforzare”.
In seguito Juric ha parlato della settimana di lavoro alla quale i rossoblù si sono sottoposti: “La squadra sta bene e si è preparata al meglio. Visto le assenze cercheremo di inventarci qualcosa. Il Derby è una partita veramente particolare, conta la vittoria e non sempre importa come arriva. La Sampdoria è una squadra di livello composta da giocatori validi. In estate ha condotto un mercato sontuoso, da svariati milioni di euro. Sulla carta la presentano in questo momento inferiore a noi, però non credo sia così. Hanno speso tanto e portato in rosa elementi importanti. Muriel è un giocatore fortissimo, poi ci sono Quagliarella, Viviano, Praet, Bruno Fernandes e il mio Budimir”.
Il mister ha poi proseguito: “Mi aspetto una grande partita da Pandev. Sono felice che il Genoa sia favorito, significa che fin qui abbiamo fatto bene. Arriviamo da una settimana serena, domani stabiliremo se il lavoro condotto darà i suoi frutti. Questa è una gara in cui bisogna dare il massimo, tutto quello che si ha, e naturalmente essere pronti ad affrontare ogni situazione che si presenterà nel corso dei novanta minuti. Il primo derby da allenatore è diverso dal primo da giocatore. Molte più cose a cui pensare, da giocatore mi caricavo e poi scendevo in campo”.
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