ESCLUSIVA PG, Christian Bosco: “Iafa chiederà  un incontro a Figc e Coni per risolvere la questione regolamentare”.

“Sicuramente un intervento legislativo, com’è stato spiegato durante il convegno, rappresenta la summa solutio al problema”. Il presidente dell’associazione agenti di calciatori Iafa, Christian Bosco, spiega a Pianetagenoa1893.net a margine del convegno “A difesa di una professione”, svoltosi oggi a Roma, quali sono i rimedi per ovviare ai guasti provocati dalla “deregulation” del nuovo regolamento […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

“Sicuramente un intervento legislativo, com’è stato spiegato durante il convegno, rappresenta la summa solutio al problema”. Il presidente dell’associazione agenti di calciatori Iafa, Christian Bosco, spiega a Pianetagenoa1893.net a margine del convegno “A difesa di una professione”, svoltosi oggi a Roma, quali sono i rimedi per ovviare ai guasti provocati dalla “deregulation” del nuovo regolamento Fifa-Figc che abolisce l’ordine e l’esame professionale. “Il problema non nasce oggi e neppure il 1° aprile 2015 – prosegue Bosco – ma ha ataviche radici. Questo perché purtroppo la figura dell’agente ha fluttuato in un limbo tra ordinamento sportivo e quello statuale. Le normative federali andavano solamente a colmare in modo parziale quello che era un peccato originale: lo colmavano, ed è questa la nostra tesi, in virtù anche di una sorta di implicito riconoscimento e quindi delega di potere da parte dello Stato. Le nostre licenze sono state acquisite attraverso atti amministrativi legittimi”.

Cosa chiedete alle istituzioni, in attesa della nuova legge?

“Chiediamo alla Figc di implementare la normativa nazionale, così come concesso anche dalla Fifa che in modo molto furbo, concedetemi il termine, si è creata un paracadute giuridico chiarendo nel comunicato che per la stessa Fifa c’erano dei rquisiti standard e non voleva più regolamentare la figura degli agenti. Ma le federazioni nazionali avrebbero potuto, nel rispetto dell’ordinamento statuale, implementare la disciplina. Chiediamo alla Figc che ciò avvenga in modo immediato e in modo collaborativo e propositivo.

Chiederete un incontro con la Federazione?

“Sì, Iafa chiede alla Figc un incontro anche alla presenza del Coni, che è il punto di raccordo tra gli enti statuali e le federazioni sportive, per iniziare un tavolo di lavori. Soprattutto occorrerà mettere mano a questa aberrante regolamentazione che non ha ragione di esistere”.

Riguardo al ricorso al Tar, proseguirete anche nel giudizio di merito?

“Ovviamente. Abbiamo atteso se durante gli scorsi mesi ci fossero state delle evoluzioni. Abbiamo presentato alla Federcalcio nei primi giorni dello scorso novembre un documento ufficiale, dopo una riunione avvenuta con la Commissione procuratori il 30 ottobre 2015: ad oggi non abbiamo avuto risposte. Di conseguenza, il 22 aprile i nostri legali hanno provveduto a depositare l’istanza di fissazione dell’udienza di merito al Tar. Ripeto quanto ho detto nel corso del convegno: il nostro non è un atteggiamento di contrapposizione, ma cerchiamo di portare avanti le rivendicazioni nella speranza che si possa arrivare a una soluzione anche prima di arrivare all’attività giudiziale finale”.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.