Il Genoa perde la stracittadina numero 113 dopo una gara dai due volti: un primo tempo arrembante e una ripresa in cui è stato arginato dall’avversario in tutte le zone del campo. La Sampdoria ha disputato una partita attenta, dopo i venti minuti di assedio subiti e il rigore sbagliato da Quagliarella, la squadra blucerchiata è riuscita a non scoraggiarsi e a colpire dopo appena due minuti dall’ingresso in campo. L’infortunio, decisamente sfortunato, di Izzo dato loro maggiore coraggio e il grifone non è più riuscito a trovare varchi utili per mettere in difficoltà Puggioni.
La rete di Rigoni e la grande reazione avuta tra il 24′ e il 45′ aveva dato a tutti l’impressione che il Genoa potesse compiere l’ennesima rimonta, così non è stato. Come contro il Pescara e l’Empoli si è sentita l’assenza di un giocatore capace di dare imprevedibilità alla manovra offensiva.
Cosa va
Il Genoa ha dimostrato buone capacità di palleggio, nei minuti in cui ha spinto ha messo in difficoltà l’avversario sotto il punto di vista del gioco e dell’intensità.
Edenilson ha disputato una grande partita. Prezioso in copertura, devastante in accelerazione.
Rigoni ancora in goal. Giocatore fondamentale per questo Genoa, ma non si può sperare che sia sempre lui a risolvere la situazione. Arma importante.
Cosa non va
Costruite poche azioni da goal, complice naturalmente l’attenzione dell’avversario nel non concederle. Simeone, bravo nel pressare il portatore di palla, non si è reso mai pericoloso. L’assenza di Lazovic ha pesato sull’economia della manovra d’attacco, di fatto era l’unico con le caratteristiche di accentramento e tiro.
La difesa, fino a ieri sera la migliore del campionato assieme a quella della Juventus, è stata messa in difficoltà da Muriel, a tratti incontenibile.
