UN TACCO DI CLASSE: dai Grifone! Sfonda la porta Viola con tanti gol

Il Genoa deve dimenticare le occasioni mancate con l'Inter e rifarsi subito contro la Fiorentina


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Opinione comune: “Il Genoa ha fatto un grande partita a San Siro, meglio dell’Inter”. Giusto, ma allora perché ha perso? Normale Watson: perché non sa segnare, non ha uomini che sotto rete hanno la freddezza del gol. Tutto qui. E allora? Il problema è semplice: o speri che rientra Pavoletti, uno che il fiuto del gol lo ha dentro o bisogna rassegnarsi a “giocar bene” ma perdere.

Perdere perché le avversarie, ancorché inferiori al Grifo per organizzazione di gioco, hanno qualche giocatore che è molto bravo individualmente (ancorché non integrato in un collettivo inesistente, come s’è visto a San Siro con l’Inter) che quando ha la palla sa buttarla dentro, leggi Brozovic.

Pavoletti, dunque. Tuttavia è inutile nasconderlo, è l’oggetto prezioso che piace al Napoli: tra meno di un mese si inizierà il mercato. Dal capoluogo partenopeo sostengono che l’operazione sia conclusa: ma è tutto da vedere. La speranza è che Pavogol rimanga e che Preziosi confermi quanto ha promesso: non vendere nessuno o al massimo in futuro (ma non immediato) uno tra Perin, Izzo e Rincon.  Sia chiaro: Pavoloso deve però star bene e non fermarsi per una settimana ogni due. Altrimenti sarebbero guai grossi per il Genoa.

E Simeone? Amici, Simeone è un gran bel giocatore, ma non ha ancora capito che sotto rete non bisogna “dar di tacco”, ma sbattere la palla in rete il più rapidamente possibile. Il ruolo del “giocoliere” lo lasci ad altri. Sono convinto che il giovane centravanti rossoblù valga tantissimo oro e che diventerà un vero campione: bisogna aiutarlo e non crocifiggerlo anche se a volte si diverte col suo “tacchetto”. E’ un patrimonio straordinario che se fosse più cinico e meno ingenuo, più attento sotto la porta avversaria, potrebbe tranquillamente sostituire Pavoletti. I gol con la Juve e quelli mancati (proprio per inesperienza a Milano) lo dimostrano: può diventare un vero dominatore delle aree di rigore.

Insomma: Juric fa bene a continuare a svolgere il suo gioco offensivo, ma deve convincere i suoi uomini che sotto rete devono acquisire, maggior rabbia, maggior determinazione, più coraggio e grinta. Insomma più voglia di “rubare” e far bottino. Perché è incredibile avere quattro-cinque giocatori sotto la porta avversaria e non riuscire a gettare in fondo al sacco una palla: contro l’Inter il Grifo poteva avere tre gol di scarto nei primi 30 minuti. Dalle statistiche risulta che il Genoa ha fatto cinque tiri in porta e l’Inter tre: i nerazzurri però hanno segnato due gol, i rossoblù si sono limitati a leccarsi le ferite.

Giovedì arriverà la Fiorentina al Ferraris. Quella famosa Fiorentina che quando si giocò in settembre, ma la partita fu sospesa per la pioggia della nuvoletta fantozziana, aveva dato l’impressione di poter finire kappaò: ora la gara sarà ripresa in un’altra situazione e con i viola sicuramente migliorati. Ma bisogna passare sopra tutto questo: il Grifone deve vincere, deve segnare tanti gol. Questo è l’imperativo categorico. Niente colpi di tacco, ma soltanto bordate per sfondare la rete avversaria…senza pietà!

Vittorio Sirianni

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