Comunicato di 7 gruppi rossoblù: «Vogliamo chiarezza per Fabrizio e Massimo»

Durissimo comunicato dei gruppi genoani Via Armenia 5r, Brigata Speloncia, Old Block, G.A.V, Sette Settembre, Gruppo Meroni e Figgi do Zena in risposta a una serie di accuse sollevate durante la scorsa settimana. Innnanzitutto i tifosi prendono le distanze dal calcioscommesse che «è l’’ennesima dimostrazione di quanto sia marcio il calcio, in passato abbiamo più […]


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Durissimo comunicato dei gruppi genoani Via Armenia 5r, Brigata Speloncia, Old Block, G.A.V, Sette Settembre, Gruppo Meroni e Figgi do Zena in risposta a una serie di accuse sollevate durante la scorsa settimana. Innnanzitutto i tifosi prendono le distanze dal calcioscommesse che «è l’’ennesima dimostrazione di quanto sia marcio il calcio, in passato abbiamo più volte sottolineato come certi episodi ed i loro protagonisti ci facciano schifo, abbiamo contestato Milanetto e Dainelli. Questo mondo e questo calcio non ci appartengono per nulla, non facciamo un passo indietro per non darla vinta e perché noi continuiamo a combattere la nostra battaglia».

I 7 gruppi replicano anche su Genoa-Siena: «Siamo andati nei distinti in occasione di Genoa-Siena per manifestare il nostro schifo verso una partita giocata senza c…, come tante altre, dai milionari che vestono indegni la nostra maglia ed abbiamo chiesto loro di togliersela a fine gara perché non meritano nulla, tantomeno di vestirla».

I tifosi sottolineano: «Noi Ultrà paghiamo sempre e paghiamo spesso ben oltre il dovuto». Rispondono con fermezza alle dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio Mario Monti: «Sugli ultrà piovono Daspo, denunce e tutto il possibile, persino un’alta carica istituzionale che dovrebbe aver altro a cui pensare in questi tempi ha parlato di poteri occulti. Poteri occulti? Noi non siamo banche o banchieri e chi vuol capire capisca».

Non manca una versione dei fatti riguardo a Genoa-Sampdoria di un anno fa. «Il Derby dello scorso anno, quello giocato la sera dell’’otto maggio, è stato vergognoso, dovevano sotterrarli e si sono tirati indietro, quando incontriamo alcuni giocatori che quella sera si sono coperti di ridicolo non diamo certo loro la mano…sono loro che abbassano lo sguardo. Non dimentichiamo gli insulti ricevuti al termine della partita ed il rifiuto di festeggiare la vittoria in una partita che doveva essere importante, questo ci ha fatto pensare male».

I 7 gruppi della tifoseria rossoblù spiegano anche quanto successo alcuni mesi fa al centro sportivo di Pegli: «Al Pio non è successo niente di che, non è volata una mosca e non è volato altro, abbiamo chiesto ai giocatori sudore, impegno e onore per la maglia, poi dicano quello che vogliono».

Ancora più dura la presa di posizione sulla vicenda delle fotografie davanti al ristorante di Sturla: «Siamo abituati a parare i tanti colpi bassi, anche alla pubblicazione di foto che vedono alcuni ultrà parlare con calciatori ed essere additati al male del calcio quando il male del calcio sono spesso giocatori e dirigenti». «Noi siamo solidali con Fabrizio e Massimo», concludono gli ultrà, «siamo i primi a volere che venga fatta chiarezza su tutto e che vengano fuori tutti i responsabili di questa porcata».

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