Lettera/Angelo Vassallo: «Perché ci si accanisce sempre contro il Genoa?»

Credo che il problema non sia quanto tempo avranno a disposizione i vari tribunali per emettere le sentenze sul calcio infetto. Quello che preoccupa è che si ha la netta sensazione che alcuni verdetti siano giá stati emessi a priori ed il tempo, sia solo il mezzo per giustificare dette sentenze. La piega che stanno […]


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Credo che il problema non sia quanto tempo avranno a disposizione i vari tribunali per emettere le sentenze sul calcio infetto. Quello che preoccupa è che si ha la netta sensazione che alcuni verdetti siano giá stati emessi a priori ed il tempo, sia solo il mezzo per giustificare dette sentenze. La piega che stanno prendendo le indagini, soprattutto a Genova, non lascia presagire niente di buono: a mio avviso, stanno trasformando la vicenda legata al calcio scommesse in una vera e propria caccia alle streghe, leggo cose sconcertanti scenari da film con camorra, giocatori, capi della tifoseria, zingari e quant’altro tutti accomunati in vicende poco lecite. Tutto ció succederebbe “solo” a Genova, stanno trasformando la citta in un grande “Big Brother”, dove non ti puoi muovere, non puoi dare uno starnuto un po’ piú forte che subito é aperta un’inchiesta, un nuovo filone di indagini. Non dico che siano tutte invenzioni, per caritá, peró vorrei sapere il perché ci si accanisce tanto contro la cittá ed in particolare il Genoa: a Torino c’è un allenatore che pare sapesse quando era a Siena, c´’e un difensore che avrebbe avuto  partecipazione diretta allo schema delle scommesse, ma l’avviso di garanzia lo ha ricevuto solo Criscito e l’unica garanzia che finora ha ottenuto é stata quella di non giocare l’Europeo.

Colgo l’occasione per dare il benvenuto  e  augurare un bel “in bocca al lupo” al bravo Pietro Lo Monaco, il quale ha un compito veramente arduo, oltre ad essere  dei bravi giocatori, quelli che vestiranno la maglia del Grifone dovranno essere quasi dei santi, cosí magari, forse , ci lasceranno un po’ in pace. Sono 16 anni che vivo in Brasile. o in questi anni Genova si è trasformata nella capitale della criminalitá organizzata, o c’è qualcosa che non quadra. Preoccupa infine il criterio che sará adottato dalla Giustizia Sportiva, ho letto una sconcertante intervista di uno dei giudici federali, non ricordo il nome, il quale ha dichiarato che i punti di penalizzazione si riferiranno al campionato appena concluso, se ció sará determinante per far retrocedere la squadra punita o farle perdere la qualificazione europea, o caso non si inquadri in una delle due situazioni, saranno applicati al campionato successivo. Il problema sará ben piú complicato da risolvere in serie B, visto e considerato che, nonostante vi saranno punizioni applicabili a societá che si sono classificate nelle prime 6, i play off non sono stati sospesi, cosí dovranno decidere cosa fare. Ossia le classifiche saranno solo parzialmente riscritte, ed in serie B non si sa che pesci prendere: è una pagliacciata. Vista la situazione avrebbero dovuto, eccezionalmente,  non far disputare nè i play off nè i play out e riscrivere la classifica di modo da promuovere le prime tre e retrocedere le ultime. Indipendentemente da tutte le considerazioni, credo che il criterio, dovrebbe essere uno solo, o le punizioni si riferiscono al campionato appena concluso o al prossimo, le mezze misura sono improponibili. Speriamo di non rimetterci la categoria anche quest’anno.

Angelo Vassallo angelo@cartuchoetoners.com.br

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