Vincere con Chievo e Parma per mettere al sicuro la classifica

Il Genoa, chiamato a una vittoria esterna per effettuare il tanto agognato salto di qualità, deflagra sotto l’Etna. Sono bastate poche battute iniziali per capire l’andazzo della domenica pomeriggio: tragicomico, come il rigore fantozziano causato dallo sloveno Birsa. Ennesima lectio magistralis (o se preferite umiliazione) in trasferta. Il mistero di queste involuzioni lontano dal Ferraris […]


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Il Genoa, chiamato a una vittoria esterna per effettuare il tanto agognato salto di qualità, deflagra sotto l’Etna. Sono bastate poche battute iniziali per capire l’andazzo della domenica pomeriggio: tragicomico, come il rigore fantozziano causato dallo sloveno Birsa. Ennesima lectio magistralis (o se preferite umiliazione) in trasferta.

Il mistero di queste involuzioni lontano dal Ferraris è fitto, dato che in un mese sono comunque cambiati diversi protagonisti incluso l’allenatore, ma i risultati sono rimasti identici. Il problema dev’essere di motivo caratteriale più che tecnico. Guardiamo avanti, guardiamo al prossimo doppio turno interno (nel frattempo sotto le Orobie la nostra squadra troverà il modo di rilanciare il Tanque Denis).

Le partite contro Chievo e Parma devono servire a mettere al sicuro la classifica, anche alla luce dei nuovi inquietanti dettagli che escono dalle procure italiane sul tema scommessopoli. Non vogliamo condannare anticipatamente gli ex Dainelli e Milanetto. Non siamo nemmeno deputati a farlo. E soprattutto proviamo un senso di raccapricciante fastidio anche solo nel pensare che ragazzi milionari, famosi e atletici possano, per avidità, infangare la storia della più gloriosa società calcistica italiana, giocare con i sentimenti di migliaia di persone, e vanificare gli investimenti di un imprenditore di grande passionalità.

Preferiamo dimenticare questi signori, per fortuna, e grazia anche alla spinta degli ultras, impegnati in altri campi. Ma, considerando la sommarietà della giustizia sportiva, questa inchiesta potrebbe portare a una penalizzazione in classifica a un pur estraneo Genoa come successo alle estranee Atalanta, Cremonese Piacenza, etc….

Si chiama responsabilità oggettiva, ed e’ quell’architrave della giustizia sportiva (Signor Palazzi dixit) che rischia di essere “un’architravanta” per chi poi alla fine è solo parte lesa. Speriamo che la vicenda si risolva in una bolla di sapone, ma senza falsi allarmi, e stante il rendimento in trasferta del Grifone, conviene concentrarsi sul doppio turno casalingo.

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

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