Le tre mosse per risollevarsi dall’ultimo posto

Genoa ultimo in classifica. E non ci stupisce; perché è la logica e ovvia conseguenza della politica condotta negli ultimi 18 mesi dal presidente Preziosi, primo responsabile dello sfacelo attuale. Riteniamo inutile analizzare nuovamente le cause del disastro. Le abbiamo già ampiamente evidenziate nei mesi precedenti. Cerchiamo di proporre delle soluzioni di breve termine che […]


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Genoa ultimo in classifica. E non ci stupisce; perché è la logica e ovvia conseguenza della politica condotta negli ultimi 18 mesi dal presidente Preziosi, primo responsabile dello sfacelo attuale. Riteniamo inutile analizzare nuovamente le cause del disastro. Le abbiamo già ampiamente evidenziate nei mesi precedenti.

Cerchiamo di proporre delle soluzioni di breve termine che possano portare il Grifone a confermare la categoria.

Il presupposto è che, piaccia o non piaccia, Preziosi resterà proprietario del Genoa ancora per qualche anno. La situazione economica italiana è disastrosa, e il calcio italiano è poco appetibile per sceicchi o miliardari esteri. Ergo, acquirenti all’orizzonte, zero.

La prima mossa è richiamare De Canio.

La seconda mossa muove dalla conferma avuta ieri dell’assenza nel Genoa di giocatori “tripallici”, per citare il Professor Franco Scoglio. Sappiamo tutti che i derby sono più decisi dall’approccio alla partita che dalla classe dei protagonisti in campo. E ancora una volta, nuovamente, purtroppo, abbiamo dovuto costatare come coloro che costituiscono l’ossatura di questo Genoa non abbiano la forza mentale e caratteriale per sorreggere questo malandato Genoa. Di conseguenza occorre liberarsi di quei giocatori caratterialmente inadatti a costituire l’ossatura di una squadra in difficoltà. I nomi? Basti pescare dal mazzo un Frey, un Granqvist, in Bovo, un Moretti, un Kucka, uno Jankovic qualsiasi.

La terza mossa è quella di aprire il portafoglio. E comprare giocatori pronti all’uso, funzionali al gioco dell’allenatore (chiunque egli sia). Possibilmente andando anche a rimpiazzare Palacio, cioè l’uomo che l’anno scorso ha rappresentato la differenza tra il Genoa e il Cesena.

E tocca a Preziosi compiere queste mosse. Oneri ma anche onori a chi comanda.

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

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