La difficile classifica del Genoa è figlia di tre fattori: rosa, infortuni e cambio di allenatore.
Abbiamo in passato già evidenziato i limiti, quantitativi e qualitativi, di questa rosa. Possono, beata gioventù, Hellenius, Piscitella, Merkel, Bertolacci, Jorquera, Immobile, Sampirisi, caricarsi una squadra di Serie A sulle spalle?
Gli infortuni, soprattutto quelli di Marco Rossi, Borriello e, da ultimo, di Jankovic, privano e purtroppo priveranno la squadra dei principali punti di riferimento su cui è stata costruita. Non metteremmo nel novero dei problemi gli stop di Vargas e Ferronetti, che riteniamo semplicemente operazioni di mercato errate.
Anche l’arrivo di un nuovo allenatore ha però tolto certezze al Gruppo. L’arrivo di un nuovo Mister, peraltro abituato a giocare in un modo molto preciso, ha nei fatti azzerato il lavoro tattico impostato già in sede di preparazione estiva. Come Delneri ha ricordato ieri in conferenza stampa, ci vorrà tempo per dare una nuova fisionomia al Genoa. Oggi purtroppo la squadra scende in campo senza avere meccanismi chiari e automatismi funzionanti.
Come abbiamo recentemente scritto, apprezzeremo il lavoro di Del Neri da gennaio in poi. Nel frattempo è necessario prendere atto della situazione e cercare di incamerare più punti possibili. A cominciare dalla trasferta di Siena, molto difficile in quanto già ultima spiaggia per l’Undici bianconero guidato da Cosmi.
Federico Santini
