Genoa bailando o ritmo do samba

I miei ricordi vanno a quello striscione che ha campeggiato per anni nella parte coperta della Vecchia Gradinata Nord. Era il 21 giugno 1981, avevo otto anni, l’avversario di turno era il Rimini. Mio Padre mi fece notare quella lunghissima scritta su sfondo giallo, di cui all’epoca non colsi in pieno il significato. Il Vecchio […]


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I miei ricordi vanno a quello striscione che ha campeggiato per anni nella parte coperta della Vecchia Gradinata Nord. Era il 21 giugno 1981, avevo otto anni, l’avversario di turno era il Rimini. Mio Padre mi fece notare quella lunghissima scritta su sfondo giallo, di cui all’epoca non colsi in pieno il significato. Il Vecchio Balordo superò 2-0 i romagnoli, è conquistò il terzo posto alle spalle di Milan e Cesena, ma davanti a Lazio e Sampdoria. Genoa in Serie A, come cantava un simpatico quanto a me sconosciuto cantante di colore sotto la Nord prima del match!

Siamo passati in una settimana dagli strali e dalla depressione dei tifosi per la prestazione di Bari all’esaltazione e al delirio. Una Settimana da incorniciare. Una settimana da ricordare. La Sampdoria annichilita. Il missile di Rafinha. Il balletto con la bandierina. Una nuova cartolina di Carnevale o di Pasqua non importa. Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, sangue rossoblu nelle vene, a Sanremo. Genova è solo rossoblu sul palco dell’Ariston. Genova è solo rossoblu in mondovisione. Sulle note di ma se ghe pensu. Musica di livello anche al Ferrarsi: “Pa-Pa-Pa-Pa”…cantano PAlacio e PAloschi. La “remuntada”: storica, leggendaria, epica. E non ci siamo nemmeno fatti mancare un nuova acconciatura, direi light, di Miguel Veloso, segno che il portoghese si sta riprendendo.

Un Genoa che ha ballato a ritmo di samba. Un Genoa che ha soprattutto fatto ballare gli avversari a ritmo di samba, nonostante la stanchezza mentale e fisica dovuta all’aver asfaltato il basso Piemonte.

Chissà se anche i tifosi più scettici cominceranno ad apprezzare Ballardini. Il romagnolo è una vera sfinge. Nel bene e nel male. Freddo e calcolatore. Il Grifone in casa ultimamente gioca bene e fuori incassa punti, anche se con prestazioni utilitaristiche. In otto trasferte della nuova gestione abbiamo totalizzato 3 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta immeritata.

Mentre scrivo il Presidente Preziosi afferma in tv che le dichiarazioni di un mese fa erano dettate da una giusta amarezza per il momento difficile della prima squadra e per l’eccesso di qualche finto tifoso. Il cielo su Genova è quindi nuovamente sereno. La classifica sorride. I timori di retrocessione sono totalmente svaniti, se mai fossero stati consistenti.

Il Joker ha giustamente ricordato a tutti che non è corretto, ogni domenica, mettere sotto valutazione la dirigenza, lo staff tecnico, la squadra e i singoli giocatori. Evitiamo quindi di farci prendere da inutili pessimismi o “tafazzismi”, qualora la trasferta di Catania non fosse esaltante come le ultime due partite.

L’obiettivo deve essere continuare a divertirci e andare più distante possibile. Soprattutto dai diversamente genovesi.

Genova è solo Rossoblu. E la sua musica è la samba: Pa-Pa-Pa-Pa…….

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

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