E allora…si volta pagina!

Voltiamo pagina. Il Genoa affronterà il suo sesto campionato consecutivo di serie A ed è bene ricordarcelo subito: è un record. Appare evidente dalle dichiarazioni dell’ultimo mese come il Joker abbia deciso di fare un passo indietro, quantomeno a livello di gestione diretta della squadra e del mercato. La scelta è dettata dall’amarezza della stagione […]


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Voltiamo pagina. Il Genoa affronterà il suo sesto campionato consecutivo di serie A ed è bene ricordarcelo subito: è un record.

Appare evidente dalle dichiarazioni dell’ultimo mese come il Joker abbia deciso di fare un passo indietro, quantomeno a livello di gestione diretta della squadra e del mercato.

La scelta è dettata dall’amarezza della stagione e dal troppo stress psicofisico accumulato.

Inutile pensare a una cessione della società in tempi brevi. Non se ne vedono le condizioni.

Più razionale affidare la “Divisione Genoa” a Lo Monaco, uomo abile, attento manager, capace di mantenere il Catania in Serie A per diversi anni con giocatori pescati sopratutto in Sudamerica.

Possiamo immaginare un Genoa che riparta da una linea verde, richiamando i vari Perin, De Bode, Acerbi, Boakye, Lazarevic, Destro e Immobile, aggiungendo qualche giocatore esperto della massima serie come Spolli, Martinez, Biagianti, Lodi, e qualche potenziale new entry dai Paesi Latini.

Dell’attuale rosa solo Frey, Granqvist, Antonelli, Bovo, Rossi, Sculli e Gilardino potrebbero/dovrebbero/meriterebbero di essere confermati.

L’allenatore? Onestamente opterei per De Canio, uomo serio e preparato. Il suo “difetto” è di essere molto razionale, equilibrato e concreto: troppo per essere amato dai tifosi genoani, che notoriamente apprezzano maggiormente i tecnici vulcanici.

Basti ricordare la stagione 2003/2004, quella del ripescaggio dalla C, per intenderci, il primo anno di Preziosi per contestualizzare. Il “Lucano”, nella parte finale della stagione, testò tutti i giocatori della rosa, lasciando in panchina i Milito di turno, per impostare al meglio la stagione successiva. A molti questo accurato assessment non andò giù.

De Canio dimostrò di avere una visione e di non soffrire di miopia strategica (un po’ come successo con il Gila ultimamente). La lunga e dettagliata valutazione della rosa consentì la costruzione di una squadra fortissima.

Avremmo sicuramente vissuto un altro film, se Preziosi, con la complicità del Lumezzane, non avesse sostituito De Canio chiamando l’urlatore Cosmi all’inizio della stagione 2004/2005. Speriamo anche che, come da noi auspicato in tempi non sospetti, Fabrizio Preziosi possa avere un ruolo gestionale nel Genoa del futuro. Sarebbe il primo grandissimo acquisto.

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

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