Bene i cinque punti conquistati in settimana, ma manca un regista per il salto di qualità 

Il Genoa chiude una settimana impegnativa incassando cinque punti. Tantini, se consideriamo la doppia difficile trasferta di Roma e Udine. Pochini, se consideriamo quanto sprecato contro il Parma e l’occasione fare bottino piena gettata alle ortiche ieri in Friuli. Comunque un buon bottino. Molti in queste settimane hanno evidenziato le carenze della fascia destra difensiva, […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Il Genoa chiude una settimana impegnativa incassando cinque punti. Tantini, se consideriamo la doppia difficile trasferta di Roma e Udine. Pochini, se consideriamo quanto sprecato contro il Parma e l’occasione fare bottino piena gettata alle ortiche ieri in Friuli. Comunque un buon bottino.

Molti in queste settimane hanno evidenziato le carenze della fascia destra difensiva, piuttosto che le battute a vuoto del trequartista di turno e le clamorose occasioni sbagliate sottoporta. Abbiamo però già scritto che dobbiamo accettare di buon grado gli errori di inesperienza di Sampirisi, Bertolacci, Merkel e Immobile. Ricordiamoci sempre che, beata gioventù, questi ragazzi sono ancora dei baldanzosi ventenni, ed è normale che in alcune circostanze pecchino in cinismo e pragmatismo. Ma è sbagliato buttar loro addosso la croce.

Il limite evidente, peraltro già sottolineato in precampionato, di questa squadra è la mancanza di un giocatore di alto livello in mezzo al campo. Al Vecchio Balordo servirebbe, per compiere il salto di qualità, un regista in grado di interpretare le varie fasi delle partite e dettare i tempi giusti alla squadra, con personalità e intelligenza tattica.

Senza scomodare il colosso Thiago Motta, possiamo intenderci ricordando un calciatore alla Sergio Domini. O se preferite alla Milanetto (vicende extra, ovviamente, a parte).

Daniel Tozser non ha il curriculum e non sembra avere i numeri per diventare un metronomo di centrocampo in grado fare la differenza nel campionato di Serie A. Il ragazzo c’è, ma non basta per il salto di qualità.

Ora sotto con il Palermo dell’ex Gasperini, per una partita importante soprattutto dal punto di vista della classifica. Dopo la sosta, altro turno interno contro la Roma di Zeman. Per De Canio e i suoi ragazzi tre settimane decisive per migliorare se stessi e migliorare la classifica.

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.