Analisi dei meriti di De Canio. E citazione per il “tacco di Lissone”

Il Grifone abbatte l’Aquila e superbo domina per una notte il cielo di Roma.  Bravo De Canio, costruttore di una squadra con giocatori che si aiutano, corrono, soffrono e si sacrificano. Bravo De Canio, abile nel leggere l’evoluzione della partita e cambiare modulo in corsa. Bravo De Canio, intelligente nell’inserire Antonelli come esterno avanzato per […]


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Il Grifone abbatte l’Aquila e superbo domina per una notte il cielo di Roma. 

Bravo De Canio, costruttore di una squadra con giocatori che si aiutano, corrono, soffrono e si sacrificano. Bravo De Canio, abile nel leggere l’evoluzione della partita e cambiare modulo in corsa. Bravo De Canio, intelligente nell’inserire Antonelli come esterno avanzato per attaccare Cavanda e ribaltare l’azione. E bravo De Canio per aver, anche ieri, ricordato che i media avrebbero dovuto, settimana scorsa, parlare più di grande Genoa sfortunato (e di Vecchia Signora presa per la prima volta nell’era Conte a pallonate), che di grande cuore Juve. E ancora bravo De Canio per aver sottolineato che la Lazio più che tiri da lontano, ieri, non ha prodotto; a fronte di tre nitide palle gol rossoblù.

Il tempo di gustare il sapore dolce del colpaccio esterno è tuttavia scarso. Il Parma è già in procinto di superare l’Appennino per una sfida che si presenta complicata. I Crociati possono beneficiare di un giorno in più di riposo e hanno la necessità di fare risultato, onde evitare di chiudere settembre con soli 4 punti in classifica.

Sarà quindi saggio voltare subito pagina, ritrovare concentrazione, determinazione e voglia di combattere. Certo una vittoria mercoledì, contro una diretta concorrente peraltro, sarebbe fieno in cascina molto utile per affrontare serenamente i periodi di crisi che inevitabilmente arriveranno.

Riteniamo tuttavia molto più importante che la squadra confermi le ultime due ottime prestazioni. E pazienza se il risultato finale non dovesse sorriderci.

Con la solidità di prestazioni, l’impegno e il lavoro, i risultati comunque arriveranno. Il Vecchio Balordo oggi ha una classifica d’oro, soprattutto considerando un calendario tra i più difficili e a dispetto anche di alcune matricole che, temporaneamente, guardano molte avversarie dall’alto.

P.S: Per noi “foresti lombardi” Luca Antonelli è un’icona. Nato e cresciuto in Brianza, ma di famiglia genoana. Viene sempre ricordarlo come il figlio dell’ex centravanti rossoblù. Da oggi potremmo anche ribattezzarlo “il tacco di Lissone”. Ieri ha fatto un assist pazzesco.

Federico Santini

federico.santini@yahoo.it

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