[tps_title]Primo tempo horror, nel secondo il cambio di marcia[/tps_title]
Strano, ma al Genoa in questo momento l’unica cosa che sta mancando è la continuità. Al netto degli avversari, il Grifone sta mancando nella continuità di prestazione nell’arco della stessa partita. Prima della Roma era capitato contro il Crotone, dove ad un primo tempo di livello era corrisposto un secondo nettamente inferiore, contro i giallorossi si è ripetuta la stessa cosa. Ovviamente bisogna mettere in conto la qualità dei giallorossi, ma ad aver frenato il Grifone nei primi 45 minuti è stata la passività. Squadra troppo piatta, schiacciata nella propria metà campo ed anche distratta, come nel caso della rete di Under. Andiamo a vederla nel dettaglio.
Come si può notare dall’immagine, nonostante il Genoa sia in superiorità numerica (7vs 6) riesce a farsi sorprendere da una punizione, ben calciata, da Kolarov da oltre 30 metri. L’errore che porta alla rete di Under è del duo Hiljemark Rigoni, presi in mezzo dal taglio dell’esterno turco.
La scossa nel Grifone avviene nel secondo tempo, dopo essere andato sotto di due gol a causa dell’autorete di Zukanovic, Ballardini opta per un cambio modulo, puntando sul 4-3-2-1 con Rossi e Medeiros alle spalle di Lapadula. Ecco, proprio Lapadula sembra “gradire” questa situazione, a testimoniarlo non solo la rete che ha accorciato le distanze, ma anche i tanti movimenti visti e serviti da parte dei suoi compagni di reparto. Insomma, se servito nel modo giusto Lapadula sa fare gol.
Il taglio di Lapadula in mezzo ai due centrali della Roma servito da Pandev. Da notare la presenza in campo contemporaneamente di Rossi, Medeiors, Pandev e Lapadula: quattro attaccanti a disegnare una sorta di 4-4-2 con Medeiros largo a destra e Pandev a sinistra, con Rossi in supporto di Lapadula. Con questa mossa Ballardini ha infuso sicuramente più coraggio ai suoi, puntando sulle qualità tecniche dei suoi attaccanti: una mossa “sconsiderata” figlia del risultato, ma che è riuscita a dare la scossa al Grifone.
