La legge del contrappasso ha voluto che il Genoa non abbia trovato la rete al Ferraris, per la prima volta da quando Ballardini ha sostituito Juric, proprio nel giorno dell’addio di Pietro Pellegri. Il giovanissimo attaccante, omaggiato dagli applausi e da uno striscione polemico (“31 milioni per Pellegri, tavolo alla Capannina e tutti allegri”), era infatti ieri al Ferraris per il saluto ai suoi compagni prima della partenza per la nuova avventura al Monaco: sugli spalti dell’impianto genovese, dove il classe 2001 ha visto la partita, più meno nella stessa posizione c’era Giuseppe Rossi, out non per ragioni di mercato ma per problemi fisici.
Certamente fa sorridere come a tutto questo abbia fatto da contraltare una notevole mancanza d’incisività nel reparto offensivo in campo (inizialmente Pandev e Lapadula, poi Taarabt e Galabinov aggiunti in corso d’opera). Ne è conseguenza, si legge su Tuttosport, come a fine gara il tecnico del Genoa sia intervenuto anche sul calciomercato: “In avanti abbiamo tanti attaccanti, non so se c’è la necessità di una punta. Segnamo poco, vero, ma subiamo anche poco: abbiamo preso anche Medeiros, un esterno, ma se davanti abbiamo delle difficoltà a centrocampo ci serve un giocatore con caratteristiche diverse. Rigoni, Veloso e Bertolacci s’assomigliano, Omeonga e Brlek sono diversi e se arriverà Hiljemark sarà un bene”, il commento a caldo di Davide Ballardini. Pure lo svedese, di ritorno da Atene dopo il prestito al Panathinaikos, era ieri in tribuna.