Venerdì sera, fischio di inizio alle 21.30, allo stadio Ferraris di Genova andrà in scena la quindicesima edizione del Trofeo Spagnolo, la consueta partita in memoria di Vincenzo Claudio Spagnolo il tifoso rimasto ucciso dalla follia degli ultras del Milan prima della partita del 29 gennaio 1995. Quest’anno il match coincide con 119° compleanno del Grifone.
Avversari di turno saranno i turchi del Galatasaray allenati dall’ “imperatore” Fatih Terim, freschi vincitori dell’ultimo campionato, che annoverano giocatori di rilievo quali l’ex juventino Felipe Melo, i cechi Baros e Ujfalusi (ex Fiorentina), l’ex portiere laziale Muslera e l’ivoriano Emmanuel Eboué. La società, fondata nel 1905 da un gruppo di studenti della borghesia laica di Istanbul, prende il nome dal quartiere in cui ha sede, Galata, anticamente conosciuto come “Pera” costruito da coloni genovesi nell’XI secolo. La partita di venerdì, quindi, si può considerare come una sorta di “derby”. Il Galatasaray ha vinto per ben 18 volte il campionato turco, per 14 volte la coppa nazionale e per 12 volte la supercoppa. In campo internazionale, oltre a numerose partecipazioni alla Champions League, i “Cimbom” – soprannome che deriva da una canzonetta degli studenti fondatori – sono l’unica squadra turca ad aver vinto trofei europei: nel 2000 si sono aggiudicati sia la Coppa Uefa superando ai rigori l’Arsenal in finale sia la Supercoppa superando 2-1 ai supplementari il Real Madrid campione d’Europa.
Il Trofeo Spagnolo è stato vinto per dieci volte dal Genoa. Le prime tre edizoni si svolsero con la formula del torneo triangolare con partite da 45′ (il Genoa si impose nel ’95 su Nottingham Forest e Torino e nel ’96 su Sporting Lisbona e Torino, mentre nel ’97 vinse il Bologna). Il Genoa ha vinto il Trofeo poi nel 2000 (ai rigori sul Parma), nel 2001 (4-2 al Werder Brema), nel 2003 (1-0 al Catania), nel 2004 (1-0 all’Inter), nel 2006 (1-0 al Torino), nel 2007 (ai rigori sul Torino dopo un roboante 4-4), nel 2008 (3-1 agli olandesi dell’Az) e nel 2010 (1-0 con gol di Luca Toni all’Athletic Bilbao).
Francesco Patrone
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