Benedetto il “gollonzo” di Lapadula che ha ridato morale al Genoa. Miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso quel tiro ha regalato un punto importante: non solo. I rossoblù non segnavano dal minuto 45+3 di Napoli, ossia tre partite fa: un digiuno preoccupante compensato soltanto dal fatto che l’Empoli terzultimo è rimasto fermo a quota 29 punti. Il pari di oggi ha portato il Grifone a +6 sui toscani, con cui sono in vantaggio negli scontri diretti, a quattro giornate dalla fine. Prandelli ha avuto coraggio a inserire in campo il centravanti italo-peruviano e a cambiare il modulo da 3-5-2 in 4-3-1-2: in questo modo è riuscito a dare maggiore pressione alla retroguardia avversaria che alla fine è capitolata.
Intendiamoci: i problemi del Genoa non sono spariti d’incanto. Dopo i primi 20 minuti del primo tempo giocati discretamente, centrando anche una traversa con Kouamé, la squadra si è afflosciata e ha subito l’offensiva della Spal, subendo l’ennesimo gol (Felipe) su azione da calcio d’angolo. Sembrava che si ripetesse il déjà vu visto col Torino e in altre occasioni. Spulciando ancora la statistiche, si nota che il pareggio è stato il risultato più giusto: 11 tiri totali, di cui 5 in porta, per entrambe le squadre. Soltanto nelle occasioni da gol la Spal ha superato il Genoa (7-4).
Non si dovrà dimenticare la protesta dei tifosi contro il presidente Preziosi. Dopo aver disertato il settore ospiti dello stadio di Ferrara, ultrà e Acg hanno indetto per la prossima settimana (il giorno non è stato ancora comunicato) un’assemblea alla Sala Chiamata del Porto a Genova per stabilire le forme della contestazione. Bisognerà vedere se ciò avrà effetti sulla gara di domenica prossima contro la Roma al Ferraris. Una gara non facile, visto che i giallorossi, grazie al 3-0 contro il Cagliari, sono tornati in corsa per il quarto posto: è l’ultimo posto utile per la Champions League. Ma il Genoa ha bisogno di punti per conquistare in anticipo la salvezza. L’Empoli incontrerà in casa la Fiorentina. Passo e chiudo!