(S)Visti da Lontano – Il Genoa per ripartire ha bisogno di una demolizione totale

Dobbiamo essere lucidi. Ballardini, Lopez, Motta è un balletto inutile, un fumogeno

Federico Santini Genoa Preziosi

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Caro Preziosi alzi bandiera bianca. A gennaio venda tutti e non compri nessuno. Tenga una quindicina di calciatori, giusto quelli che guadagnano meno, per finire il campionato. Alleggerisca il conto economico e liquidi gli assets. Svuoti la società da contratti sportivamente inspiegabili e quindi onerosi.

Dal punto di vista generale nulla cambierà: questo Genoa è già praticamente la squadra materasso del campionato. Continuerà a esserlo. E poi il risultato sportiva Le interessa?

Potrà però seriamente vendere una scatola quasi “vuota”, con dentro il diritto sportivo, il settore giovanile e i dipendenti. Una eventuale due diligence potrà essere veloce e un nuovo acquirente potrà far leva sul paracadute per poter costruire la squadra in Serie B.

Il Genoa per ripartire ha bisogno di una demolizione totale. Dall’ultimo piano alle fondamenta.

Il Genoa di oggi ha una proprietà stufa e assente, un management con figure di staff, e un mercato calciatori (e allenatori) gestito da agenti terzi. I calciatori sono scarsi e non hanno nemmeno voglia di combattere: “E chissenefrega?” Penseranno! Tanto la totalità di questi sarà altrove entro 1-7 mesi.

La B è meritata e questo Genoa faticherebbe anche in B.

Dobbiamo essere lucidi. Ballardini, Lopez, Motta è un balletto inutile, un fumogeno. Se vi fosse la volontà di salvarsi, qualsiasi mister dovrebbe già avere a Pegli 5 innesti di calciatori forti e pronti per un girone di ritorno da 30 punti. Ma oggi 23 dicembre non ci sono. E non arriveranno.

Preziosi salga in coperta e si arrenda.

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