Sabatini: «Il pareggio sarebbe stato un punto d’oro contro una grande squadra»

Il tecnico della Primavera rossoblù: «Abbiamo bisogno di 7 punti nelle prossime quattro partite per arrivare alla salvezza»

Sabatini Genoa
Mister Carlo Sabatini (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Sembra aver dimenticato come vincere il Genoa di mister Sabatini. Più di un mese è passato dall’ultimo successo dei grifoncini, che risale alla vittoria in rimonta nel turno di semifinale del Torneo di Viareggio ottenuta contro il Parma. Da allora la sconfitta in finale contro il Bologna e con Roma, Chievo, Palermo e oggi Inter. La giornata di oggi vedeva i giovani rossoblù giocare allo stadio Breda di S. S. Giovanni contro i nerazzurri di Madonna una gara nella quale era fondamentale fare almeno un punto per allontanarsi quanto possibile dalla zona rossa della retrocessione. La rete di Colidio sugli sviluppi di un corner ha fatto naufragare le speranze dei grifoncini, morte definitivamente dopo il palo preso da un attaccante rossoblù ad un quarto d’ora dal termine. La classifica adesso è ancora più critica, con quattro partite da giocare e squadre come Fiorentina e Juventus da Battere. Al termine della sfida i microfoni di Pianetagenoa1893.net hanno raggiunto mister Sabatini. Ecco le sue dichiarazioni:

 

Mister, il risultato di oggi non rispecchia appieno quello che si è visto in campo: una squadra che per gran parte della partita è riuscita a lottare alla pari di un avversario come l’Inter.

 

«Il primo tempo è stato buono, abbiamo costruito bene il gioco e affondato bene, ma è mancata, come spesso succede, un briciolo di determinazione e qualità come spesso succede nelle ultime giocate. Vuoi il cross, il filtrante o la conclusione. Tutto sommato abbiamo concesso davvero poco all’Inter, tranne in quegli ultimissimi minuti. Nel secondo tempo abbiamo pagato anche sotto l’aspetto fisico, tant’è vero che avevamo molti giocatori che rientravano da un infortunio o stavano giocando meno. Abbiamo avuto 10 minuti difficili dove abbiamo subito il gol su palla inattiva, che purtroppo è un problema ricorrente. Abbiamo cercato di pareggiare e abbiamo avuto le occasioni per farlo. Ovviamente ci siamo esposti ai contropiede dell’Inter, perchè evidentemente dovevamo rischiare qualcosa. Credo però che con un pizzico di fortuna potevamo anche arrivare al pareggio e sarebbe stato un punto d’oro contro una squadra davvero forte. Tra l’altro oggi avevamo anche abbastanza assenze. Sarebbe stato importante sia per la classifica, sia per il morale. La prestazione, però, c’è stata e la squadra ha dimostrato di essere viva. Chiaro che non basta, perchè a quattro giornate dalla fine bisogna fare i punti veri e vincere le partite. Questo è quello che dobbiamo fare dalla prossima».

 

Molte, nel secondo tempo, le contestazioni per un possibile fallo di mano nell’area dell’Inter. Crede ci fossero le condizioni per il calcio di rigore?

 

«La reazione di tutti i ragazzi è stata piuttosto veemente e questo indica certo qualcosa. Poi ci hanno detto da Sportitalia che c’erano molti dubbi. Se lo dicono loro vuol dire che a questo punto il rigore c’era. Per la partita sarebbe stato importante, perchè ci avrebbe portato al pareggio a non molto dalla fine. Peccato, ma fa parte del gioco, come il palo che abbiamo preso. Nonostante tutto la squadra ha voluto dimostrare di essere viva e questa è una nota positiva della giornata, anche se ribadisco che non basta, perchè abbiamo bisogno di 7 punti nelle prossime quattro partite per arrivare alla salvezza».

 

Viste le squadre contro cui giocherete, poteste affrontarle allo stesso modo in cui avete affrontato l’Inter nel primo tempo, crede che abbiate la possibilità di evitare i play-out?

 

«Penso di si, sono fiducioso, perchè la squadra esprime un buon gioco. Ci manca sicuramente un po’ di continuità e condizione fisica in alcuni singoli. Lo stesso Candela ha fatto molto bene i primi 60′ e poi è calato. Dobbiamo recuperare giocatori e secondo me possiamo vincere queste partite che ci servono. Non ho visto una squadra assente e in balia dell’avversario, tutt’altro. Quindi questo deve darci la carica necessaria per la prossima gara che sarà comunque molto difficile. Però saremo in casa nostra e magari ci aiuterà un po’ di fortuna, anche se dobbiamo cercarcela da soli».

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