Retegui: «Sogno l’Europeo, ma prima devo fare bene al Genoa»

L'attaccante oriundo: «Il passato da grande attaccante di mister Gilardino mi è d'aiuto ogni giorno»

Retegui Di Lorenzo Genoa
Retegui su Di Lorenzo (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Il sogno di Mateo Retegui è l’Europeo: «Lo voglio tanto e so che per riuscirci devo fare bene al Genoa. Per me, giocare in Nazionale è tutto. Il ct è venuto a trovarci quando siamo stati in ritiro a Coverciano, abbiamo parlato un po’ e spero che mi chiami». L’attaccante del Genoa punta alla rassegna continentale ora che la condizione lo aiuta: «L’infortunio mi ha fatto paura e avevo perso fiducia. Ora sto molto meglio, sono contento di essere tornato a giocare».

Le origini sono metà genovesi e metà siciliane: «Sono venuto in Italia quando avevo uno o due anni, la mia famiglia seguiva papà (giocatore di hockey su prato, ndr) in Sardegna e in un altro posto che non ricordo – ammette Retegui – Poi siamo ritornati in Argentina. Il mate nello spogliatoio del Genoa? Non ha preso molto, a parte Vogliacco e Martin: Ale lo beve e ha il suo mate personale».

Retegui, intervistato da “Cronache di Spogliatoio” aggiunge: «Mi piace tanto guardare il calcio quando sono a casa: i numeri 9 che guardo più di frequente sono Diego Milito, Haaland e Kane. Il passato da grande attaccante di mister Gilardino mi è d’aiuto ogni giorno».

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