REPUBBLICA- Erodiani: «Non ne so molto sulle gare truccate»

“Fiorentina-Roma 2-2 del 20 marzo, Lecce-Cagliari 3-3 del 17 aprile, Genoa-Lecce 4-2 del 20 marzo”. Repubblica.it (insieme all’edizione cartacea del quotidiano) ribadisce che le partire di serie A finite al centro dell’inchiesta sul calcioscommesse rivelati da uno egli indagati, Marco Pirani. Ed ecco spuntare anche, secondo quanto rivelato da un testimone chiave, il tabaccaio-allibratore abruzzese […]


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“Fiorentina-Roma 2-2 del 20 marzo, Lecce-Cagliari 3-3 del 17 aprile, Genoa-Lecce 4-2 del 20 marzo”. Repubblica.it (insieme all’edizione cartacea del quotidiano) ribadisce che le partire di serie A finite al centro dell’inchiesta sul calcioscommesse rivelati da uno egli indagati, Marco Pirani. Ed ecco spuntare anche, secondo quanto rivelato da un testimone chiave, il tabaccaio-allibratore abruzzese Massimo Erodiani, la tariffa che serviva per aggiustare i risultati: 300mila euro. Il Procuratore capo di Cremona Di Martino ha chiesto più volte al tabaccaio particolari certi e definiti sulle gare in questione: egli però risponde di non sapere quasi nulla. rivelarono. “Io – ripete Erodiani – non ne so molto”.  L’unica cosa che conosce Erodiani, riferisce Repubblica.it, è che rimase davvero impressionato, entrando in quello studio di Bologna, dalla quantità di soldi di cui si parlava, e soprattutto dalla capacità che sembravano avere quegli uomini di condizionare le partite, anche di serie A. Quello con maggiore disponibilità economica era Signori.

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