Quando “Dustin” Antonelli segnò nella stessa gara nella porta della Fiorentina e in quella del Genoa

Domenica 23 gennaio 1983 la Fiorentina ricevette il Genoa, a pochi giorni di distanza dalla sentenza d’appello del processo che aveva assolto il portiere italo-jugoslavo della formazione rossoblù Silvano «Beara» Martina dall’accusa di lesioni personali gravissime per il fortuito scontro del suo ginocchio destro con la tempia sinistra della mezzala viola Giancarlo «Bell’Antogno» Antognoni (incredibilmente […]


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Domenica 23 gennaio 1983 la Fiorentina ricevette il Genoa, a pochi giorni di distanza dalla sentenza d’appello del processo che aveva assolto il portiere italo-jugoslavo della formazione rossoblù Silvano «Beara» Martina dall’accusa di lesioni personali gravissime per il fortuito scontro del suo ginocchio destro con la tempia sinistra della mezzala viola Giancarlo «Bell’Antogno» Antognoni (incredibilmente non sanzionato con la concessione di un calcio di rigore alla Fiorentina dal signor Paolo Casarin di Milano) nell’ultimo incontro disputatosi nel capoluogo della Toscana tra le due squadre domenica 22 novembre 1981 e vinto 3-2 dai padroni di casa. Con dei grandi interventi il portiere genoano (oggetto di insensati epiteti di “assassino!” da parte di pseudo-tifosi della Fiorentina, duramente stigmatizzati nel dopo-partita da Antognoni, che della squadra allenata da Giancarlo «Picchio» De Sisti era il capitano) negò in due occasioni, al 19’ e al 34’ del 1° tempo, la gioia della rete all’involontaria vittima della sua scomposta uscita di quattordici mesi prima.

Allo scadere dalla prima frazione di gioco fu, invece, il Genoa a portarsi in vantaggio con un diagonale – successivo a una respinta del libero viola, l’argentino Daniel Alberto Passarella, di un calcio di punizione dalla destra battuto da Giuseppe «Beppe» Corti – da lunga distanza di Roberto «Dustin» Antonelli sr., che si infilò nell’angolo basso della porta alla sinistra di Giovanni «Giovannone» Galli sr.. Al 19’ del secondo tempo, però, il padre dell’uomo che domenica scorsa ha deciso Genoa-Internazionale confermò la teoria sulla scarsa dimestichezza degli attaccanti in fase difensiva, perché su un calcio di punizione dalla «tre quarti» di campo di Passarella, si trovò sulla traiettoria del pallone, dopo una lunga rincorsa da metà campo per andare a «coprire» il palo sinistro della porta genoana, e, svirgolandolo con il collo del piede destro, lo fece finire alle spalle dell’esterrefatto Martina. Dopo che Antonelli sr. si era visto negare la rete del 2-1 da una grandissima parata di Galli sr., arrivò, a sette minuti dal triplice fischio finale di Luigi Agnolin jr. di Bassano del Grappa, per la Fiorentina la rete della vittoria, firmata, con una deviazione al volo a pochi passi dalla linea di porta, da Francesco «Ciccio» Graziani sr. su cross dell’argentino Daniel Ricardo Bertoni.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerca e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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