Domani al Ferraris si affronteranno due formazioni con tante somiglianze. A cominciare dal modulo: il Genoa di Gilardino e il Torino di Juric si schierano con il 3-5-2. Le due formazioni giocano un calcio più fisico che tecnico e puntano più a rompere il gioco dell’avversario. Attenzione ai granata: nove su 19 i “clean sheet” nel girone di andata e a secco di gol incassati nei primi 15’. Gilardino ne ha sicuramente preso nota: c’è bisogno di una vittoria per confermare la striscia positiva che dura dalla gara interna con la Juventus e per far rispettare la “legge” del Ferraris, dove solo Milan e Fiorentina hanno vinto.
Dopo la partenza di Dragusin, dovrebbe essere Bani ad assumere il ruolo di perno della difesa a tre: al suo fianco De Winter e Vasquez, prondi a ingabbiare Zapata e l’ex Sanabria. A centrocampo, sulle fasce Sabelli e Messias che se la vedranno rispettivamente con Vlasic e Bellanova. In mediana il trio Frendrup, Badelj e Malinovski: c’è anche l’alternativa Strootman, nel caso in cui si volesse un centrocampo ancora più robusto, al posto dell’ucraino. In attacco, torna la premiata coppia Retegui-Gudmudsson, ovvero potenza e fantasia: se la vedranno con tre difensori arcigni: Djidji, Buongiorno e Rodriguez. Fischio d’inizio dell’arbitro Giua alle ore 15 in un Ferraris tutto esaurito: passo e chiudo!
