Primocanale: «Ferraris ancora nel degrado, servizi da terzo mondo»

«Marassi ha una sproporzione galattica tra lo spazio stampa e quello per il pubblico»

Genoa Ferraris Marassi
Una veduta dello stadio Luigi Ferraris (foto di AS Monaco)

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Il precario stato di salute dello stadio Luigi Ferraris è una costante dei tempi. Passano le proprietà, da ambo i lati, ma a quanto pare non l’inadeguatezza dell’impianto del quartiere di Marassi, giudicato così da Primocanale: «Le condizioni del nostro stadio, uno dei più belli in Italia per vedere le partite di calcio, resta nel degrado che lo affligge oramai da decenni. Marassi resta in quello stato lì in attesa, l’ultima, che venisse realizzato il progetto di restauro totale di Hembert Penaranda, architetto colombiano, ex discepolo di Renzo Piano, aspettando la designazione europea, che purtroppo non arriverà».

«Resta lì, con le sue strutture originali, aggiornate nella parte dedicata alla stampa e agli altri generi di comunicazione, in una sproporzione galattica tra lo spazio per giornali e tv, immenso e ingiustificato, e quello per il pubblico. É uno stadio nel quale puoi solo sederti e vedere bene la partita, questo sì, ma il resto… I servizi sono roba da terzo mondo, i bar e le zone comfort, salvo la tribuna d’onore che non certo compete con gli altri stadi di Serie A e di molti di B, sono luoghi incredibili che nonostante la buona volontà degli addetti potrebbero essere datati anni Cinquante e Sessanta» si legge nell’articolo firmato da Franco Manzitti.

E poi la chiosa: «Ci hanno regolarmente preso in giro, in un mondo nel quale i milioni e i miliardi girano vorticosi, ogni anno di più. Basterebbe il prezzo degli scarpini di Ronaldo o l’ingaggio dell’ultimo giocatore partito per l’Arabia, a rilanciare il Ferraris».

Clicca qui per rileggere la denuncia di Primocanale datata 2017

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