Presunte estorsioni al Genoa: il Tribunale del Riesame stabilisce il carcere per tre ultras

Per gli altri cinque è stato invece disposto l'obbligo di dimora e il divieto di avvicinamento al Ferraris. La decisione non è ancora esecutiva: gli indagati ricorreranno in Cassazione

Genoa Gradinata Nord
La Gradinata Nord in tutto il suo splendore nel derby del dicembre 2019 (Foto Genoa cfc Tanopress)

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Nuovi sviluppi per l’inchiesta giudiziaria sulle presunte estorsioni al Genoa da parte di alcuni ultras. Secondo quanto riporta l’Ansa, il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della Procura della Repubblica di Genova e ha stabilito il carcere, come misura cautelare, per tre di essi: sono Massimo Leopizzi, Artur Marashi e Fabrizio Fileni, accusati di associazione a delinquere, estorsione e violenza privata nei confronti della società. Per gli altri cinque i giudici hanno invece deciso l’obbligo di dimora e il divieto di avvicinamento allo stadio “Luigi Ferraris”. Tuttavia, la decisione non è ancora esecutiva: gli indagati ricorreranno in Cassazione.

Il procuratore aggiunto Francesco Pinto e il sostituto Francesca Rombolà, sostengono che gli ultras avrebbero imposto la “pace del tifo” facendosi pagare: i Pm avevano chiesto l’arresto per otto di essi, ma il Gip aveva rigettato la richiesta e avevano proposto il ricorso dinanzi al Riesame.

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