L’imminente Cosenza-Genoa rappresenta qualcosa di più di una semplice partita di calcio. É altresì l’occasione per le due tifoserie amiche di ritrovarsi dopo diciannove anni (ultima volta nel gennaio 2003) nel nome di Gigi Marulla. L’indimenticato centravanti, apprezzato per le spiccate doti da attaccante puro, giocò 112 partite con la maglia del Genoa – lo volle il presidente Aldo Spinelli – segnando 26 gol e una vita intera nel Cosenza: 262 gare con 67 gol in tre anni.
Un idolo per il calcio calabrese essendo nato nella splendida Stilo, un giocatore ricordato da molti genoani per la sua capacità di vivere per il gol. «Se non segnavo per due giornate non parlavo più con nessuno. Non ho mai avuto un fisico particolare ma forse la mia dote era la furbizia e la scaltrezza nell’anticipare il difensore che non sa mai ciò che l’attaccante ha in mente: ciò mi permise di fare più di un gol in carriera. Allenare? Ho smesso, mi diverte di più stare con i ragazzi» ammise in una delle sue ultime interviste.
Marulla è scomparso prematuramente a 52 anni nel 2015 a causa di un infarto. Di seguito, il ricordo di Marulla di Pianetagenoa1893.net attraverso la voce di Beppe Nuti, giornalista di Telenord.
