Pinamonti, l’Arciere sta facendo breccia nel Genoa

E' presto, praticamente l'alba, per dire se il Grifone ha in rosa un alter ego di Piatek

Pinamonti
Andrea Pinamonti (Foto Genoa cfc Tanopress)

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C’è un giovane Arciere che sta facendo breccia nel Genoa. Si chiama Andrea Pinamonti, talento cristallino come l’aria delle Dolomiti. Elemento tutto sommato non così estraneo a chi proviene dal Trentino, dalle stesse parti di Carlo Odorizzi, il trattore di Tuenno. L’ex Primavera dell’Inter sta disputando un ottimo ritiro con la maglia del Genoa: serio, concentrato negli allenamenti, glaciale nelle amichevoli. Una miscela omogenea di buone qualità, utile a muovere con sicurezza i primi passi tra i professionisti. Come se non bastasse all’Arciere non manca nemmeno la personalità perché non ha timore nell’ambire al ricco bottino di Piatek.

Tre gol ai dilettanti della Val Stubai, tre gol ai professionisti del Wacker Innsbruck. Reti che non entrano negli almanacchi ma conferiscono fiducia, indispensabile per un attaccante. Sei frecce dritte al disco giallo, se fossimo nella disciplina olimpica del tiro con l’arco. Pinamonti ha già denunciato un più che discreto fiuto della porta e senso della posizione all’interno dell’area di rigore. Non è plastico come Kouamé ma conosce a menadito i rudimenti del numero nove: una buona base di partenza per l’attaccante dell’Under 20 azzurra. Per fortuna le sue prestazioni in campo metteranno presto a tacere i fastidiosi chiacchiericci legati alla formula del trasferimento dall’Inter.

E’ presto, praticamente l’alba, per dire se il Genoa ha in rosa un alter ego di Piatek. Pinamonti non va caricato di troppe responsabilità e attese poiché si trova in un momento decisivo della sua crescita: dall’anonimato dei campionati giovanili alle prime pagine. Deve essere seguito, tutelato, criticato con equilibrio non appena sbaglierà, senza abbandonarlo a sé stesso. Il movimento italiano ha bruciato troppi giovani negli ultimi tredici anni. Pinamonti può essere il capofila di una nuova nidiata di talenti nostrani e, si spera, di un nuovo modo di fare calcio. Perché lanciare stranieri quando in casa abbiamo tutto? Compreso un giovane Arciere che sta facendo breccia nel Genoa.

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