Pedullà: “Juric cancella Rigoni, scelta di poco senso”

Il tecnico ha preso questa decisione per motivi tattici. Il Genoa lo ritiene però un suo patrimonio: il centrocampista percepisce un mega ingaggio da circa 700 mila euro a stagione

Rigoni Genoa
Luca Rigoni dopo aver segnato l'1-0 al Torino (foto Paolo Rattini/Getty Images)

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“Una scelta con poco senso”. Attraverso il proprio sito, Alfredo Pedullà definisce così la decisione di Ivan Juric di tenere “congelato” Luca Rigoni che, ricorda il giornalista, “è stato uno dei migliori interpreti nella scorsa stagione con la maglia del Genoa, eppure Juric ha deciso di cancellarlo per motivi tattici. Così, all’improvviso, come se non fosse un patrimonio della società e come se non avesse un mega ingaggio da circa 700 mila euro a stagione. Eppure Juric ragiona così, magari dovrebbe pensare ai risultati (che non arrivano) piuttosto che fare il giustiziere o il tagliatore di teste”.

Pedullà ricorda che “Rigoni ha un contratto in scadenza, il Genoa non vorrebbe perderlo a zero e sarebbe pronto a prolungare almeno fino al 2019. E nelle ultime ore della scorsa sessione di mercato ha chiesto una cifra enorme al Benevento, circa due milioni e mezzo, pur di scoraggiare chiunque fosse interessato all’acquisto. Perché il Genoa ritiene Rigoni un patrimonio del club, Juric no. Ed è normale che il centrocampista abbia poca voglia di prolungare se la situazione è questa. Ma siccome Juric ha sentenziato, bisogna aspettare che cambi idea”. Il giornalista di Sportitalia conclude con un’altra ipotesi: “Oppure che qualcuno gli suggerisca di non essere così integralista visto che ogni mese il bonifico arriva regolarmente sul conto corrente di Rigoni. Accadrà, quando accadrà? Nel frattempo Juric farebbe bene a collezionare qualche risultato in più, altrimenti…”.

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